I consiglieri del Pd di Piazza Armerina, Dario Azzolina e Andrea Arena, propongono che sull’emergenza idrica i costi debbano ricadere non solo sui Comuni ma anche sul gestore del servizio, AcquaEnna, ed il fornitore, Siciliacque, i quali, secondo gli esponenti politici potrebbero essere chiamati in causa per delle loro precise responsabilità. Contestualmente, i rappresentanti dell’opposizione mettono in luce alcune criticità, chiamando in causa l’amministrazione comunale.
“I cittadini si sono dovuti riversare sui social per lamentarsi dei molti buchi nel sistema di razionamento idrico e anche tutte le informazioni, in una tale emergenza, venivano comunicate dall’amministrazione soltanto via facebook, mostrando soltanto spot autocelebrativi e nascondendo le inefficienze”
A Piazza Armerina, ci sono delle emergenze che stanno davvero mettendo in ginocchio una fetta importante della città dei mosaici. “Va evidenziata – dicono Azzolina e Arena – la situazione critica che stanno vivendo i residenti di una vasta zona della città dalla via Manzoni alla contrada Santa Croce e alla vicina contrada Scarante. Alcune di queste famiglie sono rimaste senza acqua dal 9 agosto, e in quella stessa giornata l’approvvigionamento è stato garantito solo per poche ore. Questa condizione è inaccettabile e rappresenta una violazione dei diritti fondamentali dei cittadini”.
I due esponenti del Pd affermano che “insieme a tutta l’opposizione consiliare di Piazza Armerina, abbiamo richiesto che il punto sia trattato all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, invitando il gestore AcquaEnna, il presidente dell’ATI Idrico e i responsabili dell’emergenza idrica di Piazza Armerina. È fondamentale che questi soggetti diano conto alla cittadinanza delle azioni intraprese e che si definiscano con chiarezza le responsabilità, affinché situazioni come questa non si ripetano in futuro”.
“Esprimiamo, inoltre, forti dubbi – proseguono i due consiglieri – sul fatto che i costi dell’emergenza idrica debbano essere interamente a carico del Comune. Riteniamo, al contrario, che una parte significativa di questi oneri debba ricadere su AcquaEnna, che gestisce il servizio, e su SiciliaAcque, responsabile della gestione delle risorse idriche regionali”.
I consiglieri hanno annunciato anche la presentazione di una proposta alla Regione per abbassare i prezzi delle tariffe legate al servizio idrico. “Infine, insieme a tutto il Partito Democratico Provinciale, abbiamo presentato un altro ordine del giorno che, se approvato dalla Regione, rappresenterebbe l’unico modo per far abbassare i costi delle bollette salatissime dell’acqua. Proponiamo di intervenire attuando meccanismi perequativi attraverso l’utilizzo di fondi strutturali regionali destinati a contribuire al costo generale della gestione del servizio. Tali meccanismi presupporranno un fondo regionale che contribuisca al pagamento del servizio idrico della provincia di Enna ritenendola un’area orograficamente svantaggiata, a rischio di desertificazione e forte decrescita demografica”