La Fondazione “Lago di Pergusa” prevista nell’ultima variazione di bilancio ancora in corso di pubblicazione nella GURS è un dato certo ma la procedura per arrivare alla sua costituzione non è ancora chiara. Ne parliamo con Massimo Greco, esperto dell’Associazione Siciliana Enti Locali ed editorialista di ViviEnna.
L’ARS ha legiferato sulla Fondazione “Lago di Pergusa” e sulla Fondazione “Villa de Pasquale”, ma il testo delle norme è diverso, perchè?
L’ARS ha scelto due strade diverse. Per la Fondazione “Villa De Pasquale” ha scelto la strada della sua “istituzione” diretta mediante lo strumento legislativo. Per la Fondazione “Lago di Pergusa” ha invece scelto la strada ordinaria della “costituzione”, utilizzando lo strumento legislativo solo per autorizzare la
concessione del contributo finanziario par ad euro 250 mila al Libero Consorzio comunale chiamato a far parte dei padri fondatori.
Cosa cambia?
Formalmente cambia la volontà costitutiva che per la Fondazione “Villa De Pasquale” è stata espressa dal legislatore mentre per la Fondazione “Lago di Pergusa” dovrà essere espressa dai padri fondatori con apposito atto costitutivo. La rispettiva natura giuridica dipenderà da ciò che sarà previsto negli statuti, dalla provenienza delle risorse finanziarie e dall’influenza pubblica che caratterizzerà la
futura governance.
Chi saranno gli altri padri fondatori?
Anche se nel testo non è chiaro la Regione farà parte della Fondazione visto che è previsto anche un decreto assessoriale che suggellerà il consiglio di amministrazione. Trattandosi di fondazione di partecipazione, anche se non è espressamente esplicitato, altre Istituzioni potranno contribuire alla costituzione, sia pubbliche che private.
Ma che motivo ha il Libero Consorzio comunale di entrare nella Fondazione visto che gestisce già la Riserva Speciale di Pergusa? Non si faceva prima a trasferire il contributo finanziario programmato direttamente al Libero Consorzio?
Tutto dipenderà dagli scopi statutari e dai padri fondatori. La Fondazione si giustifica solo se agli interessi ambientali e naturalistici sottesi alla Riserva si aggiungeranno quelli di valenza turistico-sportiva. Se così non fosse saremmo in presenza di un doppione insostenibile sia sul piano istituzionale che finanziario.
Il Consorzio Autodromo di Pergusa in liquidazione potrebbe far parte dei padri fondatori?
Certamente, anzi sarebbe auspicabile per tanti motivi e tra questi quello di mettere a disposizione della Fondazione risorse patrimoniali, strumentali ed umane alle quali si aggiungerebbero le medesime risorse utilizzate dal Libero Consorzio comunale fdi Enna per la gestione della Riserva di Pergusa.
Quindi una sorta di esternalizzazione di servizi?
Esattamente, la Fondazione altro non sarebbe che lo strumento attraverso il quale gli Enti fondatori curerebbero, collegialmente, gli interessi pubblici alla cui cura sono stati fin qui preposti singolarmente e separatamente.
E il Comune di Enna?
Il Comune dovrà avere un ruolo propositivo e propulsivo in questa fase fondativa, anche per allontanare il fantasma “Schettino”, dopo il tormentato abbandono del Consorzio Autodromo di Pergusa.