I componenti del Consiglio direttivo dell’Aci, Ugo Gagliano e Gaspare Alberto Nobile, prendono le distanze dal presidente dell’Aci, Alessandro Battaglia in merito alla vicenda del Consorzio autodromo di Pergusa, in stato di liquidazione.
La spaccatura riguarda la proroga dello Statuto su cui, prima del voto del Consiglio comunale, sindaco, in qualità del rappresentante del Comune di Enna, Aci e Libero Consorzio, gli altri due soci dell’Ente autodromo, erano d’accordo.
Il voto negativo del Consiglio comunale alla proposta di proroga di 12 mesi, che avrebbe mantenuto in vita il Consorzio e naturalmente il Cda, presieduto da Mario Sgrò, ha innescato un effetto domino: sia l’Aci sia il Libero consorzio hanno, però, deciso di non decidere, in conseguenza, nella loro ricostruzione, del voto contrario del Comune.
Ma è su questo aspetto che i consiglieri dissentono dal parere di Battaglia che, nella dichiarazione scritta rilasciata ieri, ha dichiarato di “non essere autorizzato ad un qualche pronunciamento sulla proroga nell’assemblea consortile, essendo autorizzato a procedere dal proprio Consiglio Direttivo, solo nel caso in cui gli altri 2 componenti rappresentanti all’assemblea, avessero favorevolmente deliberato, condizione non soddisfatta dalla decisione del Comune di Enna”.
Insomma, Battaglia sostiene che aveva le mani legate per un preciso mandato del Consiglio direttivo. Solo che per Gagliano e Nobile “quanto dichiarato dal presidente riguardo alla possibilità di procedere esclusivamente con la presenza dei due soci è una forzatura che non rispetta il voto unanime del direttivo. L’indirizzo deliberato dall’AC Enna è stato fin dall’inizio esclusivamente quello di proseguire con una proroga di almeno tre anni senza null’altro aggiungere” spiegano i due consiglieri.
Ed ancora: “Il presidente, disattendendo una prima delibera, ha proposto una proroga di solo un anno, senza nemmeno menzionare quanto deliberato precedentemente, giustificando tale azione, nella successiva seduta di C.d’A. dell’A.C. Enna, con presunte pressioni ricevute durante l’assemblea.”
I consiglieri svelano un importante retroscena: “Durante la riunione assembleare che decideva le sorti dello statuto dell’Autodromo, abbiamo ricevuto una chiamata dal consigliere Benintende, in fase preliminare di consiglio, su richiesta del presidente, senza la presenza del consigliere Andolina. Nel corso della chiamata, ci si esortava a propendere per una votazione di un anno, in accordo con gli altri due soci. Durante la chiamata, abbiamo ribadito al presidente Battaglia, tramite WhatsApp nella chat del Direttivo AC, di continuare a proporre sul tavolo la proroga di almeno tre anni, come deliberato”.
Relativamente alle recenti affermazioni del Sindaco di Enna, infine commentano “siamo sconcertati, ma non sorpresi, nel leggere le dichiarazioni del sindaco, il quale ha parlato di “stranezze” che, alla luce di quanto personalmente constatato, anche noi abbiamo, in più occasioni, ampiamente ravvisato”.