Eternit e pesci morti all’Ancipa, allarme a Troina, Venezia, “subito controlli”

Hanno dato la stura ad un flusso inarrestabili di commenti le immagini del video che Flavio Siciliano ha girato sulle rive rinsecchite del lago Ancipa e caricato sulla pagina facebook “Tutto su Troina”.

La denuncia

Nelle immagini appaiono carcasse di pesci e tra questi un pezzo di eternit. Ad innescare questa lunga serie di commenti è l’immagine del pezzo di eternit, che nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere in quell’invaso che raccoglie acque pulite utilizzate per scopi diversi: produzione di energia elettrica e usi civili (irrigui, alimentazione e pulizia del corpo e degli ambienti).

La testimonianza

Il lago dell’Ancipa è una fonte di acqua pulita proveniente dai torrenti nei Nebrodi, ma quel pezzo di eternit ha suscitato vive preoccupazioni tra i troinesi, che si preoccupano anche per gli abitanti di altri comuni siciliani dove giunge l’acqua dell’Ancipa. Siciliano ha aggiunto al suo video questo post: “Ho trovato numerosi pesci morti in avanzato stato di decomposizione ai bordi del lago. Inoltre, nel video si possono vedere pezzi di amianto sotterrati, che rappresentano un grave pericolo per lasalute pubblica e l’ambiente. Una situazione allarmante che merita attenzione”.

Legambiente, “intervento immediato”

A questo punto, ci sono quelli che suggeriscono alle autorità, che ne hanno competenza (Enel, ASP di Enna e Messina, comuni rivieraschi Cesarò, Troina e Cerami?), di approfittare del fatto che le rive del lago sono asciutte per la prolungata siccità e ripulirle rimuovendo il materiale estraneo all’ambiente e dannoso come il pezzo di eternit. ”Va fatto un intervento immediato”, tuona Giuseppe Maria Amato, segretario provinciale ennese di Legambiente. “Se non ora, quando si potrà fare un controllo del lago? Si interessi chi è di competenza”, aggiunge Maria Ragusa. C’è chi, come Franco Ruberto, che tra le autorità che dovrebbe intervenire ingaggeranno il gioco dello scarico barile. Girano sui social allarmi, che a molti sembrano esagerati anche se non minimizzano quello che si vede nel video. La pensa così Gaetano Catania: “Sicuramente qualche imbecille qualche rifiuto compreso l’amianto lo avrà buttato dentro, ma da qui a far passare il messaggio che la diga sia il deposito di scorie o altro ne passa e personalmente non ci credo”.

Venezia, “rimuovere eternit”

Intanto il deputato regionale Fabio Venezia chiede all’ Enel Produzione, che è l’ente proprietario e gestore della diga Ancipa, e all’Arpa Sicilia “un intervento urgente per la rimozione dell’eternit e un’azione di monitoraggio dell’area dell’Ancipa al fine di verificare la sussistenza di eventuali condizioni di inquinamento tali da comportare pericolo per la salute pubblica e l’ambiente circostante”.

Il sindaco di Troina

Alfio Giachino, sindaco di Troina e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Area Interna di Troina, è intervenuto sulla questione inoltrando una nota ufficiale ad Enel, Siciliacque e Ato Idrico precisando che “non vogliamo creare allarmismo, ma non va sottovalutato nulla”.

La diga Ancipa

L’interesse dei troinesi per la diga Ancipa non si spiega solo con il fatto che da lì gli arriva l’acqua per gli usi civili. C’è anche un’altra ragione che si aggiunge alla prima: la diga Ancipa occupa un posto di rilievo nell’immaginario e nella memoria collettiva dei Troinesi perché la sua costruzione negli anni 1949-1952 ha segnato il passaggio di Troina da una società povera ad economia agraria rigidamente stratificata in classi e ceti sociali contrapposti ad una società che, sia pure per un breve periodo, somigliava ad una società ad economia industriale con relativo benessere diffuso. Non ci sono preoccupazioni, invece per il muro di contenimento dell’invaso dell’Ancipa. E’ in grado di contenere la spinta di circa 28 milioni di metri cubi d’acqua, quado è pieno. La diga costituita da 9 elementi cavi indipendenti in calcestruzzo vibrato e da 2 elementi laterali di raccordo alle sponde, è alta 112 metri. Tra il 2009 il 2010, sono stati realizzati dei lavori di consolidamento del corpo della diga consistenti in: costruzione di un contrafforte al piede di valle delle diga; riempimenti dei vuoi locali per migliorare la stabilità della roccia di fondazione ed aumentare la rigidezza; realizzazione di una copertura termica sul paramento di valle della diga per proteggerlo dall’irradiazione solare e dalle variazioni termiche ambientali; risarcitura delle lesioni sulle pareti laterali degli speroni mediante iniezioni di resine epossidiche. Degli invasi artificiali esistenti in Sicilia, quello dell’Ancipa di Troina è il più sicuro sotto il profilo della stabilità. Il problema è riempirlo e tenerlo pulito.