Il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, entra a gamba tesa sulla vicenda che ha portato alla fine del Consorzio autodromo di Pergusa, che ha come soci, oltre al Comune, il Libero consorzio ed Aci, ed annuncia di stare valutando la possibilità di recarsi al palazzo di giustizia di Enna per denunciare quello che lui stesso definisce “stranezze”.
Il capo dell’amministrazione ennese, in una dichiarazione apparsa stamane sul quotidiano La Sicilia, svela alcuni retroscena su quelle ore concitate nei giorni precedenti alla scadenza dello Statuto dell’Ente autodromo, per cui lo stesso Dipietro aveva prospettato la proroga di un anno, bocciata, però, dal Consiglio comunale, in cui è prevalsa la forza dei numeri dell’opposizione.
Ma stando alla ricostruzione di Dipietro i due rappresentanti del Libero consorzio e dell’Aci, sarebbero stati favorevoli a far slittare di 12 mesi la scadenza, salvo, poi, tornare sui loro passi. “La più grave stranezza – dice il sindaco di Enna – consiste in una telefonata ed in un messaggio che ho ricevuto nel pomeriggio di mercoledì 31 luglio, quando il rappresentante del Libero Consorzio e quello dell’ACI Enna erano riuniti per non deliberare la proroga di un anno, che pure era la loro proposta e che il giorno precedente era stata bocciata dall’opposizione consiliare”.
Il sindaco avverte puzza di bruciato e così ha deciso di consultarsi con i suoi avvocati, prospettando l’ipotesi di presentare una denuncia. “Per questa ragione ho dato mandato ai legali di mia fiducia di approfondire gli aspetti giuridici di telefonate e messaggi e, ove avessero rilevanza penale, non esiterei a denunciare i fatti alla magistratura, riservandomi successivamente di formulare anche considerazioni politiche su queste “stranezze” dice Dipietro.
E’ un fiume in piena il sindaco che ravvede altre stranezze nei comportamenti dell’opposizione e nei responsabili dei due soci dell’ormai ex Consorzio autodromo di Pergusa.
“L’opposizione consiliare – dice Dipietro – non approva la proroga di un anno, in tal modo decretando la fine della partecipazione del Comune all’Ente consortile, e dichiara di non avere voluto determinare la fuoruscita del Comune dall’Ente Autodromo men che mai la fine dell’Ente; il rappresentante dell’ACI che insieme alla commissaria del Libero Consorzio (si, commissaria, del genere di quelli dichiarati costituzionalmente illegittimi un anno addietro dalla Corte Costituzionale) ha deliberato di non prorogare il termine di scadenza dell’Ente Autodromo così decretandone la morte naturale alla mezzanotte del 1 agosto, nega invece ogni responsabilità sull’accaduto”.
L’ultimo capitolo della sua sfuriata il sindaco la dedica al futuro dell’autodromo, sposando la linea dell’imprenditore Giovanni Arena che, due giorni fa, ha parlato delle conseguenze nefaste legate allo scioglimento dell’Ente, non solo per la presenza dei dipendenti ma anche perché ci sono contratti in essere con la Pirelli. “In ogni caso, i consiglieri di opposizione hanno trovato un modo per restare nella storia come quelli che hanno chiuso uno dei capitoli più luminosi della storia della nostra città”.
Dipietro ha poi indicato quel che intende fare: “Per quanto ci riguarda, unitamente – dice Dipietro – ai consiglieri che sostengono la mia amministrazione, lavoreremo per limitare i danni derivanti da questa assurda situazione. Penso, in primo luogo, alla messa in mobilità del personale dell’ente, che aveva trovato da poco la stabilizzazione dopo tanto precariato, ma anche al rapporto contrattuale con la Pirelli, agli eventi che erano in cantiere ed a quelli che stavano per essere varati per il 2025. Lavoreremo anche per ricostituire un ente che possa efficacemente gestire le tante potenzialità della conca pergusina, che dovranno essere indagate con scrupolo e professionalità guardando ai prossimi decenni e non alle simpatie o antipatie contingenti. In ultimo, la questione relativa al possibile ruolo dei privati. Quello che è certo è che bisognerà mettersi seriamente attorno ad un tavolo e cercare i partners migliori per le finalità che saranno individuate. Sarà un percorso lungo e nel frattempo a Pergusa ci sarà soltanto un liquidatore cioè colui che celebrerà il funerale al glorioso Ente Autodromo di Pergusa”