Il gruppo consiliare ed il circolo territoriale di Fratelli d’Italia paventa gravi conseguenze legate alla fine del Consorzio autodromo di Pergusa sia sotto l’aspetto occupazionale sia dei contributi regionali.
“Il personale corre il concreto rischio – si legge nella nota – per i prossimi due anni di potere essere messo in mobilità dopo il notevole ma doveroso sforzo messo in campo per stabilizzare chi ha dedicato una vita all’autodromo. I contributi regionali, sciolto il Consorzio, verranno meno e con essi quelle somme assolutamente necessarie per la organizzazione delle stagioni motoristiche; ma verrà sicuramente meno quel finanziamento regionale di circa 1.400.000 euro che era stato destinato, sebbene non ancora erogato, dall’Assessorato regionale ai Lavori pubblici per l’efficientamento energetico della tribuna nella quale struttura il Comune di Enna, con 300.000 euro del proprio bilancio comunale, aveva già provveduto al rifacimento integrale della copertura”
Gli esponenti di FdI giustificano le preoccupazioni espresse ieri dall’imprenditore Giovanni Arena in merito agli accordi in essere con la Pirelli. “Per non parlare – aggiungono – del rapporto con i privati, Pirelli in testa, che ha già da tempo manifestato la propria volontà di rinnovare il contratto con scadenza 2030. Qualcuno della opposizione era veramente convinto che i sei mesi di proroga da loro proposti sarebbero mai potuti bastare per definire un percorso nuovo, una formula giuridica diversa dall’ attuale, una struttura che ben compendiasse pubblico e privato?”
FdI ritiene che il no del Consiglio comunale alla proroga di un anno avrebbe avuto come obiettivo quello di “azzerare la governance a costo di mortificare e indebolire l’intero territorio pergusino” e contestualmente incolpa il presidente del Consiglio comunale di Enna per non aver invitato il presidente del Cda del Consorzio al fine di svelare lo stato di salute dello stesso Ente in modo da avere maggiori informazioni prima di procedere con il voto.
Il gruppo di Fratelli d’Italia, in riferimento alla gestione futura dell’ente, scarta la possibilità che vi siano solo privati. “Qualunque sarà la formula giuridica , non potrà e – secondo FDI – non dovrà prescindere dalla presenza e/o dalla compresenza del pubblico, fonte autorevole di garanzia. Se qualcuno viceversa ritiene che l’ irresponsabile e forse premeditato scioglimento del Consorzio ad opera di ACI e Libero Consorzio, sia servito esclusivamente per fare fuori non solo gli uomini ma anche e soprattutto gli Enti pubblici, ha sbagliato di grosso: la politica non la possono arbitrariamente determinare gli organismi tecnici o peggio gli alti burocrati regionali, peraltro di passaggio e, come tali, avulsi dal nostro territorio”. Ed ancor: “Ai privati il fondamentale compito di sponsorizzare, coadiuvare ed innovare”