Enna-Cronaca

Mpa alla Regione, “zero euro per Enna, meglio la secessione”

“Dispiace apprendere che Governo Regionale ed Assemblea, abbiano dimenticato di concedere il benché minimo finanziamento ad Enna, uno dei nove comuni capoluogo di provincia in Sicilia”. Lo affermano gli esponenti del Mpa di Enna in merito al mancato arrivo di fondi ad Enna dalla Regione, legati alla manovra Ter, come segnalato nei giorni scorsi in un articolo di ViviEnna.

Il Comune di Enna fa tutto da solo

Gli esponenti del Mpa, tra cui l’ex vicesindaco Francesco Colianni,, Francesco Comito, neo vicesindaco di Enna, Mirko Milano; assessore agli Eventi del comune di Enna, componenti del Gruppo consiliare, Francesco Comito, Giusy Firrantello, Francesco Di Venti, Gaetano Catalano, Naomi Fiammetta, la segreteria del Mpa di Enna con Walter Cardaci, Salvatore Astorina, Concetto Cucci, sostengono che la città non è stata beneficiata nemmeno dai fondi della Fsc.

“Non è arrivato ad esempio alcun finanziamento sul Fsc in merito ad opere pubbliche di rilievo. In questo caso occorre sottolineare che in questi anni il Comune di Enna si è distinto come migliore stazione appaltante della provincia, con finanziamenti acquisiti “per merito” attraverso Bandi pubblici” spiegano dal Mpa.

E così, nella tesi del Mpa, il Comune ha fatto tutto da solo. “Un dato concreto è il primo stralcio esecutivo del Castello di Lombardia o Palazzo delle Benedettine, ma vanno citati anche gli impianti sportivi piuttosto che le riqualificazioni degli istituti scolastici o delle aree degradate della nostra comunità”.

“Chiediamo la secessione”

“Per quanto emerge non ci rimane dicono dal Mpa – che chiedere, in modo assolutamente provocatorio ai nostri concittadini, la secessione dalla Regione Siciliana, con un’adesione tecnica ad altre regioni italiane. In città ci si chiede perché non siano stati organizzati eventi estivi di rilievo. Per trovare una risposta consigliamo agli ennesi di osservare in quali comuni siano finiti i finanziamenti relativi a eventi e cultura, così come ad altri settori, nella recente variazione di bilancio da 160 milioni di Euro, approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana”.

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Gaetano Scariolo