E’ sempre più emergenza idrica nell’Ennese, uno dei territori della Sicilia più funestato dalla mancanza d’acqua. La dipendenza dalla diga Ancipa che tra siccità e guasti alle condotte con perdite copiose lungo la rete, si sta prosciugando, condiziona in modo drammatico il territorio.
E così, in mancanza di pioggia, in attesa che i 13 nuovi pozzi “gemelli” possano essere sfruttati e dell’acquisto di acqua da parte dei Comuni, come annunciato nei giorni scorsi dall’Ati, l’assemblea dei sindaci, il gestore del servizio, AcquaEnna ha comunicato delle ulteriori restrizioni sull’approvvigionamento idrico in alcuni Comuni.
Dalle informazioni fornite da AcquaEnna, su indicazione di Siciliacque, i Comuni che riceveranno acqua ogni 4 giorni sono: Troina, Gagliano, Barrafranca, Valguarnera, Pietraperzia, Piazza Armerina.
E poi c’è il caso di Nicosia: “ogni quattro giorni ed oraria nel centro abitato del Comune, secondo turnazione ogni sette giorni ed oraria nelle Linee extraurbane e secondo turnazione ogni tre giorni nella Frazione di Villadoro” spiegano da AcquaEnna.
Situazione drammatica anche ad Enna: l’approvvigionamento “sarà regolato con un’erogazione secondo turnazione ogni quattro giorni ed oraria ad Enna Alta, secondo turnazione a giorni alterni ed oraria ad Enna Bassa e secondo turnazione ogni tre giorni nella Frazione di Pergusa” spiega il gestore.
Ci sono Comuni che potranno usufruire dell’acqua ogni 3 giorni: sono Agira, Cerami e Calascibetta, Villarosa.
Situazione migliore a Sperlinga dove l’acqua arriverà ogni 2 giorni, a Nissoria ed Aidone turnazione giornaliera.