La Fondazione Lago di Pergusa e la convivenza con l’autodromo

La notizia del giorno è certamente quella della costituzione della “Fondazione Lago di Pergusa” prevista in un’apposita norma approvata nei giorni scorsi dall’Assemblea Regionale Siciliana. L’iniziativa legislativa, certamente da accreditare all’Assessore regionale al Territorio e Ambiente Elena Pagana da più parti chiamata ad affrontare la desertificazione del lago di Pergusa, comporta la concessione di un contributo straordinario pari a 250 migliaia di euro in favore del Libero Consorzio Comunale di Enna a titolo di
compartecipazione della Regione alla costituzione della “Fondazione Lago di Pergusa”.

Lo scenario

La Fondazione, che sarà certamente di partecipazione e come tale su base associativa, renderà strutturale l’auspicato partenariato istituzionale e consentirà di salvaguardare, preservare, gestire e rendere fruibile il patrimonio naturale del Lago di Pergusa. Rimangono poco chiari, almeno per ora, due aspetti. Primo, il rapporto che tale Fondazione avrà con la gestione della Riserva Naturale Speciale di Pergusa affidata ope-legis all’ex Provincia regionale di Enna ed oggi al subentrato Libero consorzio comunale.

Il ricorrere di determinati elementi, e cioè la costituzione/partecipazione, da parte di uno o più Enti pubblici, di una persona giuridica privata, finalizzata alla realizzazione di un fine pubblico con l’impiego di finanziamenti pubblici e con modalità di gestione e controllo direttamente collegabili alla volontà degli Enti soci, renderebbe, di fatto, la persona giuridica privata un semplice modulo organizzativo degli Enti pubblici fondatori, al pari di altre formule organizzative aventi parimenti natura pubblicistica (aziende speciali e istituzioni).

La sorte dell’Autodromo

In altri termini l’utilizzo dello schema giuridico “fondazione” da parte del Libero consorzio comunale cofondatore renderebbe la persona giuridica privata un’entità strumentale del medesimo Ente, ovvero una modalità di gestione dell’interesse generale perseguito. L’altro aspetto è legato alla vita del Consorzio Autodromo di Pergusa. La prospettata liquidazione dello stesso, in uno all’auspicato rilancio dello stesso sotto diversa e più innovativa veste giuridica, suggerisce di non ricommettere l’errore di far prevalere un
interesse pubblico sull’altro come avvenuto in passato. Per 30 anni gli interessi della Riserva sono stati piegati a quelli dell’Autodromo. Sbaglia chi pensa adesso di fare il contrario!