Autodromo, Mpa, “scelta dell’opposizione è un salto nel vuoto”

“Pd, Nuova Cittadinanza ed ex moderati (gruppo misto) hanno ritenuto di bocciare la proposta di proroga del Consorzio autodromo senza una idea di prospettiva, ma con la solita retorica d’ aula”. Lo afferma il gruppo politico del Mpa in una nota firmata da Walter Cardaci, Salvatore Astorina, Concetto Cucci, dal gruppo consiliare e dalla delegazione assessoriale, composti da Francesco Comito, Giusy Firrantello, Naomi Fiammetta, Mirko Milano, a commento della decisione del Consiglio comunale, trainato dalle forze di opposizione, di porre fine al Consorzio autodromo di Pergusa.

“La morte dell’Autodromo”

Gli esponenti del Mpa sostengono che si tratta di una condanna a morte per l’Autodromo. “Quel che emerge è che lo stesso ente in questo modo si scioglierà per morire, istituzione peraltro fondata nel 1949 di fama nazionale ed internazionale, ne ricordiamo da giovani il Ferrari day. Questo è’ il fatto al di là delle chiacchiere. Inizierà dunque la fase di liquidazione e relativo scioglimento, con un Commissario, l’ennesimo commissario che tra l’altro tarda ad arrivare”

Gli investimenti del Comune

Il Mpa rivendica il ruolo assunto dal Comune di Enna in tutti questi anni che sono coincisi con sforzi economici con i soldi dei contribuenti. “Il Comune di Enna ha investito – argomentano gli esponenti del Mpa – diverse risorse economiche con riqualificazioni di grande valore come per altro gli investimenti sulla tribuna. In aggiunta i gruppi sopraindicati avevano proposto insieme a noi una proroga di 6 mesi che poi il Consorzio (Provincia, ACI e Comune) ha definitivamente deliberato in 1 anno, inviandolo ai propri organi assembleari compreso il consiglio comunale di Enna”.

Opposizione scomposta

Il giudizio politico è durissimo nei confronti dell’opposizione anche se il Mpa sostiene che a tirare la carrette è soprattutto il Pd, seguito “da Nuova cittadinanza ed ex moderati oggi nel gruppo misto”. Nella nota non è stata inserita Siamo Enna o per dimenticanza o perché si tratta di un gruppo politico con due anime: quella legata all’assessore Campanile l’altra guidata dal consigliere Giuseppe Trovato, che è all’opposizione.

“Ciò che ci amareggia è che la normale dialettica politica – dice il Mpa – diventi livore, odio e non punti ad una politica tesa allo sviluppo. Abbiamo sentito massime di “moderazione”, ci sembra invece che si stia sconfinando con affermazioni fuori misura e che rasentano il chiaro nervosismo di una opposizione scomposta, poco preparata ad azioni di governo e che a naso durerà una stagione del corrente anno”