Siccità, la protesta degli agricoltori alla Regione

Da oggi pomeriggio inizierà a Palermo il presidio Coldiretti davanti alla presidenza della Regione. Centinaia di agricoltori staranno giorno e notte in piazza Indipendenza “perché gli interventi indispensabili già approvati dal presidente Renato Schifani dopo la grande manifestazione del 28 maggio scorso, ad eccezione del voucher fieno, non sono state ancora attuati”, si legge in una nota.

Le richieste

“Diamo atto al presidente della sospensione del pagamento delle irrigazioni di soccorso ma è solo un piccolo intervento che non basta – sostiene Coldiretti Sicilia -. Aspettiamo il piano di contenimento della fauna selvatica che è diventato vitale per salvare le produzioni letteralmente annientate dai cinghiali. In alcune aree della Sicilia gli attacchi agli uomini sono continui e solo in ordine di tempo a Tusa un agricoltore di 73 anni è stato assalito con gravissimi danni fisici. È la Regione che può intervenire autonomamente e ancora non ha ultimato l’iter avviato da mesi”.

Un tavolo per la strategia economica

“Aspettiamo l’istituzione del tavolo politico – prosegue Coldiretti – l’unico in grado di poter indicare la strategia economica per gli agricoltori nonché il varo delle consulte degli agricoltori nei consorzi di bonifica che in attesa della riforma di cui si sono perse le tracce. Non si può pensare di mantenere ancora strutture assolutamente non in grado di gestire l’emergenza senza la presenza di chi in campo ci vive”.

“Presidiamo l’istituzione che deve essere a fianco degli agricoltori nelle cui campagne non c’è più neanche una goccia d’acqua anche perché si avvii un piano di manutenzione delle strutture che non porti a sprechi come quelli visti negli ultimi giorni “, conclude Coldiretti Sicilia.