Enna ad un bivio, serve un sindaco con una visione

I territori sono per definizione in movimento e lo sono ancora di più quelli esposti alla competizione globale. Processi economici, sociali, culturali e geopolitici sono in grado di mutare la direzione di marcia di una comunità e di determinarne la sua sorte.

Enna ad un bivio

La città di Enna si trova ad un bivio e i prossimi 10 anni saranno fondamentali per comprendere se riuscirà ad imboccare la strada della resilienza o se si rassegnerà al progressivo depauperamento che caratterizza le aree interne della Sicilia. Malgrado le distrazioni di coloro che, ancora oggi, sono impegnati a “spaccare
l’atomo” pur di distribuire apparenti quote di potere pubblico, le vie di uno sviluppo possibile e sostenibile sono evidenti. Basterebbe solo mettere a sistema quelle politiche che in questi anni stanno dimostrando di nuotare controcorrente, ma anche quel gruppo dirigente composto dai migliori salmoni e da quei pochi filantropi della politica ennese che sono pronti a spingere con gioia la propria pietra.

Il futuro

Facile a dirsi e difficile a praticarsi? Forse sì, ma non ci sono alternative, il prossimo decennio sarà quello che deciderà il futuro del capoluogo di provincia più alto d’Italia. Se questo è verosimilmente lo scenario, i tradizionali modelli di confronto politico tra schieramenti, famiglie e cordate mascherate da civismo sono inadeguati. La posta in gioco è troppo alta per essere lasciata ai dispensatori di “orticelli” ed a chi ha piegato gli interessi generali della comunità ennese ad interessi particolari.

Le scelte coraggiose

E’ arrivato il momento di fare scelte coraggiose ed innovative che mettono al primo posto la vision della città, che riescono a sintonizzare le migliori intelligenze alle medesimi frequenze. A tale fine, Enna non avrà bisogno di un Sindaco grande, ma di un grande Sindaco, una sorta di “gladiatore” che trasferisca empaticamente agli ennesi l’ansia di una sfida che segnerà per sempre questo nostro territorio.