Moderati per Enna contro il Mpa che, nella giornata di ieri, aveva sferrato un duro attacco al gruppo riconducibile al presidente del Consiglio, Paolo Gargaglione.
Gli autonomisti, precedentemente criticati per il loro ritorno nella giunta Dipietro, hanno accusato di incoerenza i Moderati, ai quali imputano di aver votato alle Europee per Forza Italia, salvo poi flirtare con il Partito democratico.
“Intanto, ci preme precisare, che tra il nostro ed il loro agire politico esiste una distanza siderale. Ad esempio, per noi le istituzioni pubbliche sono il mezzo per governare e servire al meglio la comunità amministrata, per loro sono invece il fine per costruire solo fortune elettorali” spiegano i Moderati per Enna che poi affrontano il tema delle Europee e del loro sostegno al candidato forzista Edy Tamajo.
“Un tema che ci viene sollevato è quello – si legge nella nota dei Moderati per Enna – della coerenza, e specificatamente il sostegno all’on. Tamajo, a cui, è bene ricordare, ci lega un antico e solido rapporto di amicizia. Ma a prescindere da ciò, ci sfugge quale sarebbe la contraddizione di chi, come noi, non appartenendo a nessun partito abbia deciso di votare per un candidato, che peraltro ha la stessa nostra formazione politica
“Cosa ben diversa, e per noi moralmente deprecabile, è invece il comportamento di quei dirigenti di partito, che ad ogni competizione elettorale votano per candidati di formazioni politiche diverse dalla loro. Veramente strano che vi sia sfuggito questo colossale atto di incoerenza” si legge nella nota dei Moderati, con riferimento, ad Italia Viva che, nella tornata elettorale, non avrebbero sostenuto i candidati renziani.
Nell’analisi dei Moderati c’è spazio anche per un affondo nei confronti Caterina Chinnici, candidata alle Europee nelle liste di Forza Italia ma sostenuta proprio dal Mpa. “Tornando all’onorevole Tamajo ed al suo strepitoso – spiegano i Moderati per Enna – successo elettorale, frutto anche del valore aggiunto rappresentato dal gruppo storico di Sicilia Futura, come non ricordare, che è stato decisivo per ripescare la trombata Chinnici, ex europarlamentare del PD e candidata sempre dello stesso partito alle ultime elezioni regionali come presidente della Regione”.
Il Mpa ha anche contestato il comportamento di Paolo Gargaglione che, nella tesi degli autonomisti, avrebbe dovuto dimettersi dopo essere “trasmigrato alla minoranza”.
“Con quale coraggio – spiegano i Moderati per Enna – si possono fare lezioni di coerenza, sulle mancate dimissioni del presidente del consiglio, perché passato all’opposizione, le cui motivazioni sono state dallo stesso ampiamente argomentate in aula e sulle quali non intendiamo tornare, e nello stesso tempo non scandalizzarsi della nomina ad assessori, di candidati nella lista del candidato sindaco Cardaci alleato del PD e che da anni sputano veleno nei confronti del sindaco Dipietro. Sulle dimissioni dell’eroica vice presidente meglio stendere un velo pietoso”.
Il Mpa, nel suo articolato affondo, aveva “salvato” Siamo Enna, il gruppo riconducibile ai consiglieri Trovato e Torregrossa, entrambi all’opposizione, rispetto all’altra corrente, facente capo all’assessore Rosalinda Campanile, definendoli dei “bravi ragazzi”.
“Sull’infelice battuta dei “bravi ragazzi”, avendo avuto la fortuna di conoscerli e frequentarli, possiamo solo dire che sono di buona famiglia e come tali persone di indubbia moralità, con i quali avremo il piacere di condividere il nostro impegno politico” sostengono i Moderati.
“Infine, sulla vicenda che riguarda la legittimità del nostro gruppo in seno al consiglio comunale, una risposta esaustiva, più che il segretario generale, ve la può certamente dare il sindaco Dipietro, precursore qualche anno fa di formule che oggi vengono messe in discussione” chiosa il gruppo dei Moderati.