Inferno 2024, un altro grande successo alle Gole dell’Alcantara grazie ai miracoli della Natura e del Teatro

Calorosi applausi per il debutto e l’anteprima nonostante l’indisposizione di un attore che ha costretto il regista a cambiare alcuni ruoli. L’assessore regionale Elena Pagana, “Sembrava che persino il vento fosse sincronizzato con la recitazione, i suoni, gli elementi scenografici”. Il magistrato Luigi Lombardo, appassionato di Dante, ha sottolineato la forza della recitazione e lo “scenario naturale unico, meraviglioso, incomparabile”. Il regista Giovanni Anfuso: “Tutto ha contribuito a rendere il debutto indimenticabile”. Inferno sarà replicato ogni settimana con due spettacoli al giorno dal giovedì alla domenica fino a settembre a eccezione del Ferragosto. Le cartoline con il Qr code per vedere filmati e leggere note anche in francese, tedesco, spagnolo e russo.

“Gli applausi degli spettatori ci hanno ripagato della grande fatica di questi giorni, anzi, di queste notti. I problemi causati dall’indisposizione di Salvo Piro, uno degli attori principali ci avevano costretto a cambiare alcuni ruoli, mettendoci in difficoltà. Poi, il Teatro ha fatto il miracolo”.

Lo ha detto Giovanni Anfuso, regista dell’Inferno di Dante che, prodotto da Buongiorno Sicilia, ha debuttato ieri nelle Gole dell’Alcantara dopo un’anteprima per la stampa e le autorità, rinnovando il grande successo degli ultimi anni: il kolossal è lo spettacolo più visto in Sicilia con oltre centomila spettatori.

Grazie anche a un altro miracolo, compiuto stavolta dalla Natura, come ha affermato Elena Pagana, assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, la quale ha sottolineato che, “il microcosmo del Parco Fluviale dell’Alcantara ha fatto la sua parte per rendere questo spettacolo bellissimo ed emozionante, immergendoci in un contesto unico”.

“Sembrava – ha aggiunto – che persino il vento fosse sincronizzato con la recitazione, i suoni, gli elementi scenografici. Davvero un bell’esempio di quell’idea di promozione dei territori, in questo caso le Gole e l’Alcantara, che stiamo cercando di attuare come Governo regionale. E poiché la valorizzazione dei luoghi passa anche da iniziative di questo tipo, voglio fare i complimenti a tutti”.

Un sentimento condiviso dagli spettatori che hanno lungamente applaudito gli attori di Inferno. In scena, Salvo Piro è stato sostituito nel ruolo di Virgilio da Davide Sbrogiò, che ha affiancato la Narratrice Liliana Randi, Angelo D’Agosta nei panni di Dante, Davide Pandolfo il quale ha vestito i panni di Ugolino e di Ciacco, mentre Giovanna Mangiù ha fatto rivivere Francesca da Rimini. A tutti il pubblico ha tributato grandi consensi così come a Luciano Fioretto (Turista e Caronte), Francesco Bernava (Farinata degli Uberti), Rosario Minardi (Ulisse) e Gabriele Casablanca (Paolo, Diomede e Arcivescovo Ruggieri). Applauditissimi anche i Dannati: Beatrice Caudullo, Michela Di Francesco, Maria Lardaloro, Marta Marino, Enrica Pandolfo, Lucio Rapisarda, Francesco Salpietro, Gloria Trischitta e Ariluna Verrazzo.

Tra i numerosissimi spettatori anche personalità come Luigi Lombardo, presidente della Corte d’Appello di Messina e appassionato di Dante.

“Consiglio a tutti questo spettacolo – ha detto il Magistrato – recitato in maniera magistrale in uno scenario naturale unico, meraviglioso, incomparabile. In sessantacinque minuti si è riusciti a sintetizzare tutto l’Inferno dantesco, che è sicuramente la parte più importante della Divina Commedia. Nell’Ade sono rappresentati tutti i vizi dell’Umanità, i nostri peccati. E Dante ci indica il suo percorso di salvezza perché sia anche il nostro”.

Oltre ad attori e danzatori, consensi hanno ottenuto anche Fia Di Stefano per le coreografie, Riccardo Cappello per costumi, Nello Toscano per le musiche e Alfredo Vaccalluzzo per gli effetti speciali. Da aggiungere che Simone Trischitta si occupa dell’organizzazione generale, produttori esecutivi sono Luciano Catotti e Ninni Trischitta, le aiuto regista sono Agnese Failla e Lucia Rotondo, il light designer Davide La Colla e il sound designer Enzo Valenti.

“Tutti hanno contribuito – ha detto Anfuso – a questa serata splendida che ricorderemo. Anche gli effetti della Natura, come le rane che gracidavano alle nostre spalle”.

Ma la grande macchina di Inferno vedrà ogni sera impegnata una cinquantina di persone per le repliche previste ogni settimana dal giovedì alla domenica fino a settembre a eccezione della giornata di Ferragosto. Sono stati già venduti migliaia di biglietti per questo kolossal che vanta il patrocinio del MiC, il Ministero della Cultura, dell’Ars, dell’Assessorato allo Spettacolo della Regione Siciliana, della Fondazione Federico II, dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e dei Comuni di Motta Camastra e Castiglione di Sicilia. Per non parlare degli sponsor: Isola Bella Gioielli, Amaro Herbae, Bacco, tipicità al pistacchio e la Banca di Credito Cooperativo di Pachino.

Riguardo ai biglietti, dunque, la produzione consiglia di acquistarli on line attraverso il circuito Boxoffice Sicilia (www.boxofficesicilia.it) ma ricorda che comunque una cospicua quota è stata riservata per il Botteghino delle Gole, aperto nei giorni delle rappresentazioni a partire dalle 19. Grande interesse continuano a riscuotere le cartoline con il Qr code per vedere filmati e leggere note sullo spettacolo anche in francese, tedesco, spagnolo e russo.

Per qualsiasi informazione si potrà chiamare o inviare messaggi Whatsapp al numero di Buongiorno Sicilia, il 347 638 0512. Si potrà chiamare anche il centralino del Parco botanico e geologico delle Gole. Altre notizie e curiosità sullo spettacolo, potrete trovarle infine sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/InfernoDiDanteOfficial/.

DIDASCALIE

Le foto sono di Marzio Pardo

a – La Narratrice (Liliana Randi) e Farinata (Francesco Bernava )

b- Gli entusiastici applausi del pubblico al termine della rappresentazione

c – Dante (Angelo D’Agosta), nel suo dialogo con Virgilio (Davide Sbrogiò)

d – Una delle scene di maggior effetto, con protagonista Caronte

e – Francesca da Rimini (Giovanna Mangiù) mentre attraversa l’Alcantara