Troina, una passeggiata contro tutte le violenze

Domani pomeriggio alle 18.30 dalla villetta Coutance, nello Stretto di San Giorgio, a Troina, prenderà il via
“A piccoli passi. Passeggiata letteraria contro ogni forma di violenza”. E’ l’associazione Athena ad
organizzare l’evento, che si svolgerà sul monte Muganà. Lungo il percorso per salire in cima a monte
Muganà, la passeggiata lunga un km e seicento metri non si farà tutta d’un fiato. Sono previste quattro
brevi soste per leggere e commentare dei brani del libro di Michela Murgia “Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più”.

E’ un libro scritto dalla Murgia per le donne, anche se a leggerlo ci sono molti uomini. Murgia ha voluto, con questo libro, focalizzare l’attenzione delle donne sul linguaggio sessista alle quali vuol far prendere coscienza del fatto che il linguaggio è politico perché fonda e veicola il modo di vedere il mondo. Sono espressioni di una precisa concezione della vita frasi come queste rivolte ai bambini e alle bambine: “non piangere come una femminuccia“ e “non comportarti come un maschiaccio”.

L’uso della parola

Le parole non sono strumenti inerti, ma definiscono l’orizzonte nel quale viviamo: noi siamo le parole che
usiamo, la lingua ci fa dire le parole cui la società l’ha abituata”, sostiene Graziella Priulla, già docente
universitaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, nel libro “Parole tossiche”. Cronache di
ordinario sessismo”. Le donne si si ritrovano all’interno di un sistema sociale dove i rapporti di poteri sono
fortemente squilibrati a loro sfavore.

Michela Murgia

E il linguaggio riproduce questi dislivelli di potere, come spiega Murgia nel suo libro. Nella vita quotidiana i commenti sessisti sono molto diffusi e accettati, come battute divertenti. La lingua rispecchia la situazione dei rapporti tra le persone. Attraverso il linguaggio, le donne interiorizzano una cultura patriarcale che sancisce la loro subalternità. Di questa condizione femminile di subalternità non tutti gli uomini ne hanno colpa, ma tutti gli uomini ne portano responsabilità. Anche quelli che non ne hanno colpa.