Aeroporto di Catania ko, scalo nell’Ennese sempre più necessario
Enna-Cronaca - 24/07/2024
Un anno, con l’incendio al terminal dell’aeroporto di Catania, si comprese, come se non fosse già sufficientemente chiaro, che lo scalo di Fontanarossa, cuore pulsante del sistema di traporto areo siciliano, fosse troppo fragile.
La paralisi
Le ceneri dell’Etna, che, da circa un mese stanno tormentando una buona fetta della Sicilia sud-orientale, hanno, di fatto, paralizzato l’intera attività aeroportuale, con danni evidenti per l’economia dell’isola, in particolare quella legata al settore turistico. Inoltre, sono sotto stress altri scali, a loro volta fragili in quanto piccoli, come Palermo e Comiso: qui sono stati dirottati gli aerei impossibilitati ad atterrare a Fontanarossa.
I danni per il turismo ennese
A cascata i danni si ripercuotono su tutti i centri della Sicilia, come Enna, peraltro, fortemente penalizzata da un sistema stradale pessimo, basta dire che gli ingressi e le uscite dell’autostrada A19 sono chiusi da mesi, per cui, per entrare in città, bisogna percorrere delle strade secondarie molto impegnative che i navigatori satellitari non conoscono.
Lo scalo internazionale nell’Ennese
Esattamente, 12 mesi fa, su ViviEnna venne rispolverata l’idea, portata avanti molti anni fa da Confindustria, di realizzare, nel cuore della Sicilia, un grande aeroporto internazionale, capace di accogliere, ogni anno, milioni di turisti. Del resto, per come è adesso il traffico aereo siciliano, l’isola non può competere con altri rivali.
Il traffico su Catania, 10 milioni di passeggeri
Dai dati diffusi dall’agenzia Ansa, nel 2023 l’aeroporto di Catania ha superato i 10 milioni di passeggeri. Inoltre, “anche l’inizio del 2024 è sotto l’insegna – si legge nel dato dell’Ansa- di dati in positivo: dal 1 al 7 gennaio scorso nello scalo internazionale Vincenzo Bellini sono stati registrati 211.673 passeggeri (+12%) e 1.423 movimenti (+14,5%). Sono questi alcuni dei dati emersi dal nuovo bilancio di Sac la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso”.
I dati sullo scalo di Palermo, 8 milioni nel 2023
Secondo i dati diffusi dall’aeroporto di Palermo, nel 2023 si è toccato il record con oltre 8 milioni di passeggeri (8.079.479): la migliore annata di sempre.
Numeri che non bastano
Sommando i passeggeri dei tre scali (Catania, Comiso e Palermo), si arriva a sfiorare la quota di 20 milioni di passeggeri ma se si comparano i dati degli altri aeroporti rivali il confronto non regge, basta vedere che lo scalo delle Baleari, nel Mediterraneo, tocca quote molto più elevate, che sfiorano i 30 milioni di passeggeri.
Il pressing degli imprenditori per Malpensa ennese
Secondo quanto sostengono molti operatori del turismo, come il presidente della sezione Eventi e Turismo di Confindustria di Siracusa, Patrizia Candela, servirebbero più voli verso la Sicilia ma la coperta dell’isola è troppo corta. Di certo, gli scali di Catania e di Palermo non si possono allungare come fossero degli elastici, per cui alla Sicilia manca quello che Malpensa, (ora Silvio Berlusconi) è per la Lombardia.
I problemi strutturali di Catania
Peraltro, un docente della Kore, il professor Giovanni Tesoriere, tempo fa, ha evidenziato i limiti strutturali dell’aeroporto Fontanarossa di Catania, al netto dei problemi che porta l’Etna, tutte le volte che c’è un’attività vulcanica. “I vari interventi strutturali effettuati – spiegava il docente – all’aeroporto di Catania non sono riusciti a superare le varie criticità dello scalo, a cominciare dall’eccessiva vicinanza al vulcano Etna, che costantemente con le sue eruzioni e altre attività naturali (emissione di cenere vulcanica), impone, a volte per ore e a volte per più giorni se non settimane, la chiusura dell’aeroporto o comunque un suo funzionamento a singhiozzo che determina il dirottamento dei voli su altre aerostazioni o nei casi peggiori l’annullamento delle partenze causando gravi disagi ai passeggeri”
Venezia, “Regione faccia studio di fattibilità”
Il parlamentare regionale del Pd, Fabio Venezia, proprio un anno fa, d’accordo con l’idea di un aeroporto nell’Ennese si rivolse all’amministrazione regionale. “Il Governo regionale, cosi come stabilito dall’articolo 80 della Legge regionale 16 aprile 2003, n. 17, attivi tutte le procedure per l’affidamento dell’incarico dello studio di fattibilità e del progetto di massima, finalizzato alla realizzazione dell’aeroporto intercontinentale del Mediterraneo, da allocare nell’area centro orientale della Sicilia.
FdI per scalo a Catenanuova
E’ emersa la difficoltà dell’aeroporto di Catania, per cui è necessario o un ampliamento o realizzare uno nuovo scalo nella zona centrale dell’isola, comprendente il territorio di Catenanuova” diceva un anno fa a ViviEnna la parlamentare nazionale di FdI, Eliana Longi.