Manca l’acqua, al via il razionamento ad Agira

Si estende anche ad Agira il razionamento idrico sulla scorta della spaventosa crisi idrica che sta colpendo la Sicilia centrale, in particolare il territorio ennese, nisseno ed agrigentino. AcquaEnna, dopo la nota di Siciliacque, ha comunicato al sindaco, Maria Greco, che, a partire dalla giornata di oggi, ci sarà una turnazione per l’erogazione dell’acqua.

Ecco cosa accadrà

Secondo quanto fatto sapere dal gestore idrico, l’approvvigionamento sarà “regolato con un’erogazione secondo turnazione a giorni alterni, a partire dalle ore 07:00 di giorno 23 di luglio” si legge nella nota di AcquaEnna girata al capo dell’amministrazione di Agira. Una nuova turnazione è scattata, appena 24 ore fa, nel Comune di Regalbuto dove, come segnalato dal sindaco Longo, si sono riscontrate delle criticità nell’erogazione dell’acqua.

L’allarme del sindaco di Troina

Ma è vero allarme dopo le parole del sindaco di Troina, Alfio Giachino, che paventa uno scenario apocalittico nei prossimi mesi. “Se non pioverà la situazione si aggraverà perché se non pioverà l’invaso della diga Ancipa è destinato – ha detto il sindaco di Troina – ad esaurirsi, per cui con i livelli di consumo che ci sono, riguardanti non solo il Comune di Troina, si potrebbe arrivare a momenti di crisi forti ed in caso estremo anche alla chiusura dell’invaso dell’Ancipa”

Lo stesso sindaco ha illustrato quello che potrà accadere nei prossimi mesi. “Con la possibile chiusura dell’invaso dell’Ancipa potrebbero esserci delle conseguenze difficili a cui non siamo abituati. Paghiamo l’acqua molto cara ma fino ad oggi Troina non ha mai vissuto una crisi idrica che ci apprestiamo a vivere. Potrebbero anche esserci dei momenti di nervosismo e di panico che dobbiamo essere bravi a gestire. Non voglio creare allarmismo ma per il ruolo che ho mi impone la necessaria voglia di dire le cose in modo chiaro”.

Lollobrigida, “nuovi pozzi e task force su furti di acqua”

Interventi per recuperare l’acqua e controllo sulle perdite lungo le condotte idriche. È il piano illustrato a Siracusa dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per provare a combattere la sete d’acqua in Sicilia

” Ci sono una serie di interventi di carattere strutturale – ha detto il ministro dell’Agricoltura – già in fase di attivazione per la captazione delle acque da pozzi e impianti che devono essere attivati, che in questi giorni si sta provvedendo ad avviare”. Il ministro ha annunciato una task force contro la dispersione idrica illegale. “Abbiamo sollecitato- ha detto Lollobrigida- anche la cabina di regia che si riunirà in queste ore di cui fanno parte carabinieri, Guardia di Finanza, e la Forestale siciliana per controllare anche quello che le associazioni agricole denunciano”