Folla ai banchetti a Enna contro l’autonomia differenziata

Tante le persone che stamane si sono presentate ai banchetti, allestiti all’ospedale Umberto I di Enna, per firmare la richiesta di referendum con l’obiettivo di abrogare la riforma dell’autonomia differenziata, recentemente approvata dal Parlamento e voluta dalle forze a sostegno del Governo nazionale. Si tratta di una iniziativa a carattere nazionale ed in ogni città sono stati allestiti banchetti per raggiungere entro settembre la soglia delle 500.000 firme necessarie.  

Gli organizzatori

Il Comitato organizzatore è composto da Cgil, Uil, Acli, Anpi, Arci, FdS, Generazione Futura, Legambiente, Mondoperaio, Movimento 5 Stelle, Pd, Psi, Auser, Federconsumatori, GD, Koinè, Uisp, Unione Popolare.

I leader sindacali di Uil e Cgil

Tra i partecipanti i leader sindacali, tra questi Enzo Savarino, segretario della Uil Enna, Alfio Mannino, segretario Cgil Sicilia e Antonio Malaguarnera, segretario della Cgil Enna.

“Tra i tanti danni che causerà l’autonomia differenziata ci sarà quello devastante alla sanità. Abbiamo un sistema sanitario – spiegano i tre sindacalisti – già fragile e frammentato e con gli ulteriori tagli significherà penalizzare il diritto alla salute. Il nostro auspicio è che in questa campagna referendaria la Sicilia sia protagonista, consapevole dei gravi danni che l’Autonomia differenziata porterà nella nostra Regione. Inoltre, questa contro riforma si tradurrà nei tagli all’istruzione ed agli investimenti”.

“Spaccherà l’Italia”

“La legge sulla autonomia differenziata – fa sapere il Comitato referendario – va abrogata perché: spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, condannando il Paese all’irrilevanza politica ed economica anche a livello europeo; aumenterà i divari territoriali; peggiorerà le già insopportabili disuguaglianze sociali a danno di tutta collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne; moltiplicherà la burocrazia, complicando la vita alle imprese”.