Il Movimento per la difesa dei territori, Mdt, scende in campo in difesa dei medici dell’ospedale Basilotta di Nicosia. Un intervento legato alla recente inchiesta della Procura di Enna che ha iscritto nel registro degli indagati alcuni dottori a seguito della denuncia della famiglia di un paziente di 80 anni deceduto 26 giorni dopo ad un intervento effettuato in ospedale.
L’associazione intende porre un freno ad alcuni commenti, che circolano sui social, tesi a screditare la professionalità del personale del Basilotta. “Ci sono affermazioni che gettano cattiva luce sul reparto di chirurgia e sull’intero presidio ospedaliero” spiega il presidente del Movimento per la difesa dei territori, Fabio Bruno.
Il presidente del Mdt precisa che “non è nostra intenzione fare una difesa d’ufficio dell’ospedale Basilotta di Nicosia, non sarebbe nostra competenza, la giustizia farà il suo corso ed eventuali negligenze saranno attenzionate” ma, allo stesso tempo, prova a spegnere certi allarmismi che rischiano di “criminalizzare l’equipe chirurgica prima di ogni giudizio “sui fatti” da parte della magistratura”, per cui, secondo Bruno non si può generalizzare “parlando di malasanità”.