Canile a Valguarnera, titolare non ancora pagato dal Comune

La storia del canile di Valguarnera, ripresa da alcuni quotidiani nazionali, per la curiosa proposta avanzata dal responsabile comunale di mettere in circolazione i cani non pericolosi, si arricchisce di un nuovo capitolo. A distanza di quattro mesi dalla diffida comminata da Luca Scoto titolare dal “centro cinofilo Ciaramito”, il Comune ancora non paga. La somma che l’Ente dovrebbe pagare a Scoto è oggi di 150 mila euro circa, (120 mila per crediti pregressi più le somme dell’ultimo periodo) ma ancora a distanza di mesi, nonostante le promesse verbali, non si muove foglia.

Il titolare del canile, “non ha un euro”

Luca Scoto è esasperato, non sa più a chi rivolgersi e cosa fare. Si è rivolto al sindaco, all’assessore al ramo, al responsabile del servizio che è il comandante dei Vigili urbani, da loro solo promesse verbali e nulla più. I cani affidati dal Comune una novantina circa, non può più nutrirli né curarli. Sa di avere una responsabilità verso queste povere bestie, ma non sa più cosa fare e come gestirli. “Non ho più un euro da poter spendere- afferma Scoto- tutto quello che avevo l’ho speso per i cani, ho esaurito anche le mie riserve personali e familiari. Non so più a chi rivolgermi. L’operaio che avevo e che mi dava una grossa mano per la gestione giornaliera si è dovuto dimettere perché non potevo più pagarlo, recentemente mi è stato notificato un pignoramento da Riscossione Sicilia per debiti fiscali. Ma cosa devo fare ancora per avere il frutto del mio lavoro?-s’interroga Scoto. Non riesco a capire perché il Comune non intende pagare, il loro comportamento nei miei confronti, nei mesi scorsi la Regione per la gestione dei canili ha liquidato all’Ente come quota spettante per il 2023, la somma di 18 mila e 500 euro, non compendo perché ancora non l’ha stornata, alla stregua di come hanno fatto altri Comuni. So solo che sino ad oggi ho sempre adempiuto ai miei doveri sino in fondo, non facendo mancare nulla ai cani affidati alla mia
custodia”.

Lo stallo

E’ un grido di disperazione quello di Luca Scoto e non sa come uscire da questo ginepraio visto che la responsabilità della custodia è sua ma i cani appartengono al Comune e di certo non li può buttare in
mezzo alla strada. Qualche mese fa la sindaca in merito, aveva dichiarato che il problema inerente il costo dei canili non riguarda solo Valguarnera ma anche i Comuni vicini, tanto che nei mesi scorsi, con
Assoro, Aidone, Piazza Armerina ed Enna, era stato avviato un tavolo tecnico proprio a Valguarnera per cercare di venire ad una soluzione comune. Ma la soluzione, a quel che sembra, non è arrivata. Sta di fatto
che Scoto, nonostante i ripetuti inviti ed esasperato della situazione venutasi a creare si è dovuto rivolgere ad un legale ove questi ha inviato in data 26 maggio al sindaco e per conoscenza al Comando dei Vigili Urbani ulteriore diffida, intimando il trasferimento immediato dei 90 cani in custodia ed il pagamento entro 10 giorni delle somme dovute (150 mila euro), stante al fatto che il suo cliente non è più in grado di sostenere né i costi aziendali né i pagamenti fiscali. “Ma anche questa diffida- conclude amaramente Scoto- è rimasta ancora inevasa”. Della questione è stato interessato anche il Prefetto.