L’ex assessore regionale Colianni a giudizio per abusi sessuali

Si sottoporrà al giudizio immediato Paolo Colianni, ex deputato regionale alla Famiglia, coinvolto in una inchiesta dei mesi scorsi della Procura di Enna, culminato con il suo arresto avvenuto il 27 gennaio scorso. Una notizia riportata dall’agenzia Ansa. E’ accusato, in qualità di psicoterapeuta, di presunti abusi sessuali nei confronti di una minore: una vicenda che ha avuto anche un clamore mediatico nazionale, essendosene occupati nei mesi scorsi quotidiani come La Repubblica ed Il Fatto quotidiano.

La carriera politica

Paolo Colianni è uno esponente importante del Mpa, che, ad Enna, dal 19 febbraio scorso è guidato dal leader nazionale degli autonomisti, Raffaele Lombardo, in qualità di coordinatore provinciale.

Colianni è stato anche assessore comunale ai Lavori pubblici ed alla Solidarietà sociale, oltre ad avere ricoperto per due volte l’incarico di consigliere comunale, tra il 1980 ed il 1983 e successivamente tra il 1984 al 1992. Un personaggio politico importante di Enna, padre dell’ex vicesindaco Francesco Colianni.

La tesi dell’accusa

Secondo l’accusa della Procura di Enna, il medico avrebbe abusato di una sua paziente appena quattordicenne. Le violenze si sarebbero consumate nel corso delle sedute di psicoterapia alla quale la giovane si stava sottoponendo: sono state le insegnanti della ragazza a sospettare qualcosa e da questo è nata l’inchiesta.

La minorenne è stata sentita davanti al Gip del Tribunale di Enna e nel corso di un incidente probatorio avrebbe confermato le accuse.

L’ex assessore si dichiara innocente

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti allo stesso gip di Enna che ha firmato la misura cautelare, Giuseppe Noto, l’ex assessore regionale si è dichiarato innocente. Abbiamo provato a sentire la difesa del professionista che, però, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.