Un video del 1962 in occasione del Gran Premio del Mediterraneo che racconta Pergusa, il suo lago, oggi ridotto a poco più che una pozzanghera, e l’allora giovanissimo autodromo.
Lo hanno scovato da un rigattiere di Enna, due registi, Antonella Barbera e Fabio Leone. “Abbiamo comprato alcune cose e tra questi c’era questo pezzo di pellicola – dice Fabio- Con grande stupore abbiamo visto che si tratta di un documento storico che racconta di Pergusa”.
Sono gli inizi degli anni ’60, nel video scorrono immagini del Gran Premio con centinaia di persone assiepate sulla tribuna e nella conca pergusina. A fare da sfondo il lago, rigoglioso e pieno d’acqua.
Un documento che i due registi, dopo averlo digitalizzato, hanno condiviso sui social per denunciare lo stato in cui oggi il lago si trova. Pergusa oggi è attraversabile a piedi se non fosse per pochi centimetri d’acqua. Lì dove è nato il mito di Proserpina-Core oggi si si è consumato uno dei più grandi disastri ambientali della Sicilia, la sparizione di un lago naturale, unico per il suo ecosistema.