“Il lago di Pergusa è morto”, Pd affigge carte funebri

Sono comparse ad Enna della carte funebri che annunciano la morte del lago di Pergusa. Una provocazione del Pd e dei Giovani democratici di Enna per denunciare le condizioni in cui versa uno dei luoghi simboli della città e patrimonio naturalistico della Sicilia che, causa la desertificazione legata alla siccità, si sta assottigliando.

La manifestazione

Nella provocatoria campagna di sensibilizzazione c’è l’invito del PD e dei Giovani Democratici di Enna “alla raccolta firme che si terrà domenica, dalle ore 10:00 alle ore 12:30 al villaggio Pergusa e dalle ore 17:00 alle 20:00 davanti l’ingresso dell’Autodromo. Per le ore 18, durante la raccolta firme, sarà previsto un momento simbolica protesta alla presenza dei cittadini”.

L’iniziativa di Legambiente Enna

Si è svolta ieri sera una serata, organizzata da Legambiente, a cui hanno preso parte alcuni esponenti della giunta comunale ennese, consiglieri comunale ma c’erano anche esponenti del Wwf Sicilia orientale, dell’Arci, Agesci e Uisp.

“Si è discusso con dati alla mano, ci si è confrontati, si è superata l’angoscia per le condizioni del lago e si è immaginata una strada condivisa per riportare il lago all’attenzione degli enti preposti. Questa è la comunità ennese che ci piace, decisa ma pacata, capace di condividere e confrontarsi senza drammi” si legge nel post di Legambiente Enna.

Le critiche al Governo regionale degli ambientalisti

Nei giorni scorsi, la vicenda, al centro di un dibattito che ha sforato i confini della Sicilia, è stata affrontata da Legambiente Sicilia che ha attaccato l’amministrazione regionale. “La scomparsa del Lago di certo imputabile alla gravissima crisi climatica che attanaglia la Sicilia, è stata però velocizzata dalla totale disattenzione e dall’inerzia degli Enti che, invece, avrebbero dovuto intervenire a vario titolo” chiariscono gli ambientalisti.

Le richieste

Gli ambientalisti sostengono di aver presentato delle proposte per provare a salvare il lago di Pergusa. “Abbiamo chiesto per anni il ripristino – dicono gli esponenti di Legambiente Sicilia – del sistema di monitoraggio ambientale, fondamentale per aggiornare le conoscenze sullo stato del lago, e la pulizia dei diversi canali che dal bacino naturale del lago portano l’acqua verso lo stesso. Gli interventi di pulizia sono stati eseguiti solo in parte e in modo poco coordinato tra gli enti, tanto che sul fondo dei canali si osservano ancora accumuli di materiale solido che interrompono la discesa dei liquidi verso il lago”.

Il no all’autodromo

Legambiente ha preso una posizione netta contro l’autodromo che, a loro avviso, penalizza fortemente la salute del lago.

“Legambiente Sicilia già nel 2023 aveva chiesto e ottenuto la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare la crisi, e ricordiamo benissimo diverse dichiarazioni da parte degli Enti che avrebbero dovuto attivarsi e soprattutto dell’Assessore regionale al territorio ed all’ambiente, Elena Pagana che da allora, pur essendo venuta a Pergusa più e più volte, non ha più profferito parola sullo stato di salute del Lago, ma anzi ha difeso l’“ottima gestione ambientale dell’Autodromo”, un ossimoro che conferma la mancata comprensione del sistema Pergusa e più in generale dei bisogni delle aree naturali protette siciliane”.