Il futuro della città legato alla Kore

L’Università Kore di Enna si appresta a compiere il ventesimo anno d’età. La sua istituzione è stata prevista con il decreto ministeriale 15 settembre 2004, ma l’istituzione effettiva si è avuta il 5 maggio 2005 con il decreto a firma del Ministro del tempo Letizia Moratti.

La leggenda

Chi conosce la mitologia greca sa che Kore, figlia di Cerere, è sinonimo di riscatto, di rivincita e di rigenerazione vitale. Grazie all’intermediazione di Zeus, il dio degli inferi Plutone, resosi protagonista del noto rapimento di Kore, acconsentì ad un affidamento alternato della bella fanciulla per metà dell’anno, allo scopo di scongiurare il blocco del vitale ciclo agrario provocato dall’ira di Cerere. In sostanza,
per sei mesi Kore ha avuto il permesso di soggiornare accanto alla madre Cerere per poi ritornare puntualmente nel regno di Plutone per i restanti sei mesi.

Il futuro

Kore, che nei fatti ha pienamente vissuto solo metà dei suoi venti anni, ha oggi la maturità per chiedere la revisione del citato accordo divino. La bella creatura, generata da un gruppo dirigente visionario che governava il defunto ente di area vasta, merita di vivere e crescere in un territorio che l’accoglie completamente durante tutto l’anno senza ambiguità e soluzioni di continuità, che ne condivida le
ansie tipiche di una maggiorenne e che ne sposi i correlati sogni. Kore, che è riuscita a tracciare le nuove coordinate identitarie di un’area vasta al centro della Sicilia, dovrà, infatti, essere sostenuta nella divina idea di realizzare anche un polo d’eccellenza sanitario attraverso l’implementazione di discipline e
specializzazioni oggi presenti solo negli ospedali di II° livello.

Per ottenere ciò, la Kore dovrà poter contare su un progetto di governo locale coerente e dotato d’indubbia capacità amplificativa ma, soprattutto, di una guida, competente, autorevole ed all’altezza della sfida.