Enna-Cronaca

Moderati per Enna su Castello, “Mpa EV difensori del muro in cemento”

Si inasprisce lo scontro politico attorno ai lavori di riqualificazione del Castello di Lombardia. Il gruppo Moderati per Enna, riconducibile al presidente del Consiglio comunale, Paolo Gargaglione, attacca il Mpa-Enna Viva, accusando, sostanzialmente, i loro consiglieri e leader, di cavalcare la questione per fini politici e dunque elettorali, considerato che tra un anno si andrà a votare. Ma non solo, perché gli esponenti di Moderati per Enna additano gli avversari politici come i difensori “dell’ex muro di cemento armato”.

L’iniziativa del presidente del Consiglio sul Castello

“La delicatezza della questione -si legge nella nota dei Moderati per Enna – ci aveva fatto propendere per il silenzio responsabile,  ma gli attacchi gratuiti del gruppo federato MPA-Enna Viva ci impongono, nostro malgrado, a prendere una posizione ufficiale e a fare chiarezza. Intanto, è bene precisare che l’unica istituzione che si è prontamente occupata del problema è stata la Presidenza del Consiglio Comunale che, su iniziativa del presidente Gargaglione, il 14 giugno ha voluto sentire il Sindaco in sede di Conferenza Capigruppo, le cui dichiarazioni, suffragate da una nota a firma del soprintendente arch. Di Franco ci hanno fortemente allarmati”.

Il rischio della paralisi dei lavori

Il gruppo Moderati per Enna sostiene che “il concreto rischio del blocco lavori, l’avvio di una possibile azione giudiziaria e la conseguente perdita di finanziamento ci hanno spinto a ricercare, in uno all’amministrazione, la soluzione più adeguata che potesse scongiurare scenari nefasti”, per cui ritiene ” non veritiere le accuse di scarsa sensibilità per il recupero e ristrutturazione dei beni culturali e monumentali della nostra Città”.

Il ristoro al titolare de La Rupe

Moderati per Enna, a proposito della mozione presentata dal consigliere del Pd, Marco Greco e poi bocciata, sostiene che la stessa, con cui si chiedeva di rendere fruibile l’accesso alla pizzeria La Rupe, il cui titolare è stato costretto a chiudere il locale a causa dei lavori al Castello, era stata superata per via della decisione del sindaco di disporre un ingresso alternativo al locale che è stato riaperto.

“Il Sindaco, successivamente al deposito della mozione, ha rimediato a un colossale errore che aveva costretto la pizzeria La Rupe a chiudere i battenti. A tal proposito, anzi, riteniamo doveroso che l’amministrazione provveda a ristorare anche un minimo il gestore della pizzeria per i danni derivanti dalla chiusura.  Dunque, nulla a che fare aveva la mozione con l’ormai fu muro di cemento! Pertanto, chi ha artatamente accomunato le due questioni, ossia muro con mozione, ha tentato di pescare nel torbido nel vano tentativo di creare solo confusione. Piuttosto, ci sembra del tutto evidente la volontà del gruppo federato MPA-Enna Viva di dare alla delicata vicenda una forte connotazione politica. Lo dimostra l’autocelebrazione per la ricerca del finanziamento, per la scelta dei progettisti e per gli spettacoli”.

La stoccata

Per il gruppo Moderati per Enna questa “autocelebrazione” del Mpa-Ev è stata “stoppata dall’intervento in aula del capogruppo di FdI, il quale memore di una rigorosa regola, ha tenuto a precisare nel suo intervento che i tanto decantati successi sono frutto di un’azione corale e non di una sola parte politica”.

Il legame tra Mpa-EV e sindaco

“E allora, non sarà invece che nonostante cambino gli attori il film e soprattutto il finale a cui assisteremo è sempre lo stesso? Insomma, solo qualche settimana fa il gruppo federato MPA-Enna Viva additava il primo cittadino come un ducetto senza visione di città, salvo poi, oggi, tesserne le lodi. Magari alla corte del castello il ducetto potrebbe trasformarsi in illuminato imperatore ed accogliere gli spasimanti cortigiani” concludono gli esponenti di Moderati per Enna.

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Redazione