Lago, Legambiente, “in agonia per colpa di Schifani e Pagana”

E’ un attacco forte quello mosso contro il presidente della Regione, Renato Schifani, e l’assessore al Territorio ed Ambiente, Elena Pagana da Legambiente sulla desertificazione del lago di Pergusa.

La vicenda

Nei giorni scorsi, il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, sentitosi chiamato in causa per le critiche, per via dei miasmi e della presenza di fango, ha precisato che la proprietà del lago è della Regione mentre la sua gestione è del Libero consorzio, indicando, seppur implicitamente, dove andare a bussare.

La siccità e le responsabilità degli enti

Legambiente Sicilia lo ha fatto senza troppi giri di parole, precisando, comunque, che tra le cause principali c’è certamente la siccità, del resto se non piove non si può puntare il dito contro l’amministrazione regionale.

“La sua scomparsa, di certo imputabile alla gravissima crisi climatica che attanaglia la Sicilia, è stata però velocizzata dalla totale disattenzione e dall’inerzia degli Enti che, invece, avrebbero dovuto intervenire a vario titolo” chiariscono gli ambientalisti.

Il patrimonio naturalistico

“Il Lago di Pergusa – scrive Legambiente Sicilia – non è solo un lago, o quel che ne resta, in una Sicilia che si dissecca al sole. ll Lago di Pergusa è una delle più importanti stazioni di sosta per centinaia di specie di volatili durante il loro viaggio dall’Africa all’Europa, è uno scrigno di preziosità florofaunistiche, è parte del grande mito della Sicilia, è un pezzo irrinunciabile della vita degli ennesi e dei cittadini del centro Sicilia che da tempo lo hanno eletto a luogo delle loro attività ricreative”.

Le richieste di Legambiente

Gli ambientalisti sostengono di aver presentato delle proposte per provare a salvare il lago di Pergusa. “Abbiamo chiesto per anni il ripristino – dicono gli esponenti di Legambiente Sicilia – del sistema di monitoraggio ambientale, fondamentale per aggiornare le conoscenze sullo stato del lago, e la pulizia dei diversi canali che dal bacino naturale del lago portano l’acqua verso lo stesso. Gli interventi di pulizia sono stati eseguiti solo in parte e in modo poco coordinato tra gli enti, tanto che sul fondo dei canali si osservano ancora accumuli di materiale solido che interrompono la discesa dei liquidi verso il lago”.

La questione dell’autodromo e l’affondo a Pagana

Legambiente ritiene dannosa la presenza dell’autodromo che nuocerebbe alla “salute” del Lago. “Legambiente Sicilia già nel 2023 aveva chiesto e ottenuto la convocazione di un tavolo tecnico per affrontare la crisi, e ricordiamo benissimo diverse dichiarazioni da parte degli Enti che avrebbero dovuto attivarsi e soprattutto dell’Assessore regionale al territorio ed all’ambiente, Elena Pagana che da allora, pur essendo venuta a Pergusa più e più volte, non ha più profferito parola sullo stato di salute del Lago, ma anzi ha difeso l’“ottima gestione ambientale dell’Autodromo”, un ossimoro che conferma la mancata comprensione del sistema Pergusa e più in generale dei bisogni delle aree naturali protette siciliane”.

L’attacco a Schifani

Per Legambiente Sicilia, “se il tavolo fosse rimasto attivo, oggi avremmo almeno i dati della condizione in cui versa la falda, avremmo finalmente stabilito la vera dimensione del bacino sotterraneo, avremmo compreso se e come, in un futuro non troppo lontano acque extra bacino avrebbero potuto essere introdotte”.

“Invece il Governo Schifani e l’Assessore Pagana non hanno compreso l’importanza di questo prezioso patrimonio di biodiversità e cultura e stanno condannando il Lago di Pergusa ed il suo vasto comprensorio a una lenta agonia” concludono gli ambientalisti.