Il lago di Pergusa tra cattivi odori e rischio di desertificazione

La conca pergusina viene identificata, da tempi remotissimi, quale scenario del mitico rapimento di Proserpina. Conosciuto con il nome ”Il ratto di Proserpina”, il mito racconta uno degli episodi più affascinanti con protagonista la nostra Sicilia. La giovane Proserpina, impegnata nella raccolta dei fiori lungo la riva del lago, fu rapita dal dio degli inferi Plutone.

La leggenda

Quest’ultimo, che non viveva assieme agli altri nel monte Olimpo ma regnava sotto terra, sbucò dalle profondità del lago per sorprendere la sua amata. Era questo lo scenario logistico prescelto da Ovidio per narrare la sua leggenda, un luogo suggestivo perché affascinante e naturalisticamente unico che si alimenta di piogge e di falda. Oggi Ovidio non avrebbe potuto scegliere la medesima location e non solo per la totale assenza di acqua ma per il cattivo odore che da diversi giorni si diffonde per la conga pergusina.

Matrimoni rovinati dai cattivi odori

I ristoratori sono preoccupati per le lamentele ricevute dalla clientela, costretta a rovinare le
programmate giornate di festa e relax in occasione dei tradizionali matrimoni. Alcuni sostengono che il brutto odore ha le ore contate a causa di un altro personaggio della mitologia (Minosse), capace di far evaporare le ultime chiazze umide ancora presenti nella parte centrale del mitico lago di Pergusa.

Verso la desertificazione del lago

Ma siamo sicuri che sia questa la soluzione migliore, quella di sperare nella desertificazione del lago? Dobbiamo così supinamente accettare di perdere un lago che ha contribuito a tracciare i confini identitari della nostra comunità? Non sarebbe cosa buona e giusta indire una conferenza di servizi tra tutti gli attori
istituzionali per ragionare su tale problematica?