Cgil, “Comune non paga cooperativa”, sindaca, “tutto saldato”

Dopo la richiesta di incontro alla sindaca Draià, all’assessore alle politiche sociali e al segretario comunale, rimasta inevasa, la CGIL di Enna- funzione pubblica, si rivolge al prefetto e alle massime autorità
regionali in merito al “caso Etnos”. La cooperativa sociale con sede a Caltanissetta asserisce che il Comune di Valguarnera deve emolumenti pari a circa 30 mila euro da destinare ai 7 dipendenti che operano presso l’Ente comunale.

La vicenda

Si tratta di lavoratrici che si occupano di soggetti svantaggiati e sono donne vittime di violenza. Della situazione ce ne siamo occupati un mese fa, quella di allora era solo una diffida con la quale il sindacato dava 7 giorni al Comune per dirimere la controversia, ma senza alcun risultato. Adesso trascorso questo periodo il segretario generale della CGIL Alfredo Schilirò si rivolge al Prefetto, all’Anci e all’Assessorato regionale alle Politiche sociali, per sollecitare il Comune a pagare con immediatezza quanto dovuto.

Il sindacato, “tanti disagi per le famiglie”

“Le lavoratrici nostre iscritte – scrivono nella nota- non percepiscono i salari da diversi mesi e tale situazione di precarietà, sta creando disagi a loro stesse e alle famiglie. A seguito di un incontro di
contrattazione e concertazione con la presidenza della cooperativa sociale Etnos- scrivono- è stato rilevato che la Coop ha svolto molteplici servizi per diversi Comuni tra cui Valguarnera, riguardanti il ricovero di questi soggetti che a causa della morosità del Comune, non riescono a saldare i salari arretrati dei propri collaboratori che prestano servizio presso l’Ente contravvenendo alle disposizioni della legge 328/2000 la quale dispone che i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, è compito del Comune nel quale questi soggetti hanno la residenza, assumere gli obblighi connessi all’eventuale integrazione economica”.

Cgil, “nessuna risposta dal Comune”

La CIGIL evidenzia come il 29 aprile scorso ha inviato una nota ai vertici comunali per trovare un
accordo, ma senza ricevere alcuna risposta. Quindi chiede al Prefetto di Enna di convocare urgentemente un Tavolo prefettizio con tutti gli attori in causa, compresa la CGIL, al fine di dirimere la questione inerente gli oneri per l’accoglienza delle vittime di violenza, da saldare alla cooperativa Etnos e la corresponsione dei salari ai dipendenti.

La sindaca e l’assessore, “Il Comune ha pagato”

Sulla vicenda hanno replicato la sindaca di Valguarnera, Francesca Draià, e l’assessore alle Politiche sociali, Sara Pecora, per cui non c’è alcun debito. “La notizia è assolutamente falsa e tendenziosa perché alla data del 14 maggio il debito residuo nei confronti della cooperativa Etnos ammontava a 7.812,00 iva inclusa, somma che alla data del 29 maggio è stata interamente pagata nell’assoluto silenzio della cooperativa: ci auguriamo che i dipendenti siano stati pagati”.

“E’ ormai tendenza bersagliare i comuni – aggiungono – che oramai vivono in grosse difficoltà ma riteniamo che occorra mantenere onestà intellettuale e correttezza soprattutto quando a pagarne le conseguenze siano i lavoratori anche perché, pur nel rispetto delle prerogative delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori dipendenti di una società che intrattengono rapporti con il nostro comune, il rapporto di lavoro tra società affidatarie di servizi da parte del comune e lavoratori dipendenti della stessa, esula dalle relazioni sindacali tra il comune e l’organizzazione sindacali”.

“Attendiamo rimborsi dell’Asp”

Sindaca ed assessore spiegano anche che si è in attesa dei rimborsi da parte dell’Asp di Enna. “I comuni sono già in grandi difficoltà nel mantenere gli attuali livelli di assistenza senza considerare che da anni aspettano i rimborsi da parte dell’ASP per la quota ad essa spettante per il ricovero dei disabili psichici, e in questo caso il nostro comune vanta quasi 500.000,00 euro già anticipate dall’Ente”