Troina

La storia dei soldati troinesi al Terzo tempo

Domenica 23 giugno alle ore 17.30 al Terzo Tempo Irish Pub, via Umberto I, n. 40, Troina, al
centro della conversazione organizzata dall’associazione culturale Antonio Gramsci sul tema “La
storia sconosciuta dei soldati troinesi dopo l’8 settembre 1943”.

I relatori

Ne parleranno Basilio Arona, Valeria Caputo, Maria Concetta Di Blasi e Silvano Privitera, che su quest’argomento hanno condotto delle ricerche negli ultimi anni. Della battaglia di Troina (31 luglio – 5 agosto 1943) e delle sofferenze patite dai troinesi di allora sappiamo molto, anche se c’è ancora altro da sapere. Poco sappiamo, invece, dei troinesi che, in quei giorni tremendi lunghi come secoli, non erano a Troina perché si trovavano sotto le armi nel nord Italia. Anche loro vissero giorni, mesi ed anni tremendi
dopo l’8 settembre 1943, quando il governo Badoglio annunciò l’armistizio con le forze alleate angloamericane, fino ad aprile 1945.

L’armistizio

L’8 settembre 1943 finiva la guerra fascista e iniziava la guerra di liberazione. All’annuncio dell’armistizio, l’Italia era divisa in due: gran parte del Sud, dalla Sicilia alla Puglia, era già libera mentre il nord era sotto occupazione tedesca. Per i giovani troinesi che prestavano servizio militare al nord, furono giorni terribili quanto quelli vissuti un mese prima dai troinesi rimasti in paese. Al nord l’esercito italiano si dissolse. I tedeschi disarmarono i soldati italiani e li chiusero in campi di concentramento in attesa di portarseli in Germania come prigionieri. Molti soldati riuscirono a fuggire. Ritornarono alle loro case con facilità quelli che abitavano al nord.

Il dramma dei soldi meridionali

Per i soldati di origine meridionale, era un’impresa difficilissima e rischiosissima ritornare nei loro paesi e città. Dovevano attraversare tutta l’Italia del nord e del centro controllata dai tedeschi. C’era da passare poi la Linea Gustav, la linea di difensiva approntata dai tedeschi dal fiume Garigliano, al confine della Campania con il Lazio, fino a Ortona in Abruzzo. Rimasero bloccati al nord, sbandati. Per sottarsi alla cattura dei tedeschi, ci furono quelli che si aggregarono ai partigiani e altri che cercarono rifugio presso le famiglie della zona in cui si trovavano. Ad oggi, è stato accertato che sono dieci i troinesi che parteciparono alla Resistenza contro il nazifascismo.


Sappiamo poco della drammatica avventura vissuta dai soldati troinesi che si trovarono sbandati al
nord dopo l’8 settembre. Nessuno si è occupato di raccogliere le loro testimonianze, quando questi
erano ancora in vita. Quelli che, a guerra conclusa nel 1945, sono tornati hanno raccontato ai loro
figli la tragica esperienza che hanno vissuto. Il ricordo che hanno di questi racconti è l’unica fonte
documentale al momento disponibile.

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Redazione
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