Alle porte dell’estate stanno facendo discutere i prezzi applicati da alcuni esercenti di Enna-alta. La segnalazione ci perviene da alcuni turisti italiani che, parcheggiati in piazza Europa, hanno raggiunto il Duomo percorrendo tutta la via Roma. Durante il tragitto – andata e ritorno – si sono soffermati
in due bar, uno che si affaccia sulla via IV novembre e un altro prospiciente la via Roma.
Tra le diverse consumazioni quella che ha fatto più scalpore è la brioche con gelato. Nel bar di via Roma la brioche è stata acquistata dai turisti per 3 euro e 50 centesimi, mentre nel bar di via IV novembre la stessa brioche è stata acquistata per 4 euro e 50 centesimi.
Una differenza importante che, a parità di quantità di gelato (e verosimilmente di qualità), non è stata compresa ed ha giustificato la lamentela. A questo punto viene da chiedersi se in una città, in cui peraltro si paga anche la tassa di soggiorno, non sia opportuno stabilire un listino prezzi omogeneo per scongiurare che qualche esercente si trasformi nel Briatore di turno per alzare esageratamente prezzi che finirebbero per scoraggiare il ritorno dei turisti.
Le recenti polemiche sugli effetti della chiusura del Castello di Lombardia, nel contesto della quale l’annunciata riapertura del ristorante “La Rupe” è una buona notizia, in uno alla manifestazione che il partito democratico ha programmato sul tema della tutela e valorizzazione dei beni culturali,
dimostrano che le politiche turistiche non possono essere promosse da chi non possiede adeguata professionalità.