Il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, irrompe nella vicenda dei lavori al Gaeta necessari per la disputa del campionato di serie D. E, senza troppi giri di parole, sostiene che l’unica soluzione, legata alla sistemazione del settore ospiti, è quella prospettata dal Comune, su cui, però, la dirigenza dell’Enna ha sollevato delle perplessità.
“I tecnici comunali hanno ulteriormente approfondito, in base – dice Dipietro- alle prescrizioni e alle indicazioni fornite dagli enti interessati, le ipotesi in campo, comprese le due proposte dalla Società Enna Calcio. A seguito di tale verifica è emerso, in maniera chiara, che l’unica soluzione che può ricevere tutti i pareri positivi e, quindi, essere realizzata in tempi brevi, compatibili con le tempistiche del prossimo campionato di serie D, è quella elaborata, tenendo conto delle indicazioni ricevute, dal Comune di Enna”.
Il sindaco assicura che sono pronti sul tavolo 400 mila euro da impegnare per lo stadio. “Consapevoli dell’importanza – dice il sindaco – sociale ed economica della partecipazione al campionato di serie D da parte dell’Enna Calcio siamo pronti ad impegnare la somma necessaria, pari a circa 400mila euro. Desidero ringraziare il Prefetto, Carolina Ippolito e tutti i soggetti istituzionali coinvolti per la sensibilità e la disponibilità dimostrata, consentendo di individuare celermente la soluzione più adeguata”
In merito all’ipotesi del Comune, secondo quanto, nei giorni scorsi sostenuto dalla società gialloverde, i tecnici hanno in mente di creare una rete divisoria per separare la tribuna a metà con una rete alta 5 metri per distanziare i tifosi ospiti da quelli locali della tribuna coperta. A parere della dirigenza dell’Enna questa soluzione comporterebbe una riduzione da 450 a 200 posti.
La soluzione prospettata dal Comune prevede pure la realizzazione di una rete divisoria con blocchi in cemento, nella piazza antistante l’ingresso del “Gaeta”, per evitare un eventuale contatto fra le tifoserie. Questa rete divisoria, secondo gli uffici comunali, dovrebbe andare dal confine dello stadio fino alla parte estrema della strada: sarebbe una divisione fissa, che di fatto, separerebbe la piazza in due tronconi.