Scuola, alla Mazzini di Valguarnera il Tg dei ragazzi

Si è concluso nell’istituto comprensivo di Valguarnera “Giuseppe Mazzini” il primo “Tg Ragazzi” gestito interamente da una scuola secondaria di primo grado della Regione siciliana. Si tratta di una iniziativa, prevista nel Pnrr contro la dispersione scolastica, predisposta dalla dirigente  Grazia Lo Presti su un progetto del professor Mario Barbarino al fine di favorire “una didattica laboratoriale che ha reso i ragazzi i veri protagonisti  di questo processo educativo”.

La redazione a scuola

L’obiettivo è stato quello di creare una vera e propria redazione giornalistica dentro la scuola: i ragazzi hanno avuto l’opportunità di leggere i quotidiani cartacei e on line. Documentarsi, approfondire diverse notizie, effettuando anche delle interviste video per poi creare dei veri e propri servizi giornalistici confluiti nella prima edizione del “tg ragazzi”. Tutte attività che hanno entusiasmato non poco  gli studenti permettendo loro di conoscere e  promuovere non solo ciò che avviene dentro la Scuola ma anche sul territorio.

Come si realizza un tg

Gli studenti hanno avuto quindi l’opportunità di cimentarsi con il montaggio di un vero e proprio tg imparando a conoscere l’importanza di raccontare sempre la realtà dei fatti nella loro interezza, i tempi di un servizio, le inquadrature e come scrivere un testo. Ogni studente ha avuto l’opportunità di occuparsi di uno specifico servizio proprio come accade in una vera e propria redazione giornalistica.

Per la dirigente Prof.ssa Grazia Lo Presti la realizzazione del Tg “ha incentivato i nostri giovani a conoscere meglio il mondo che li circonda, contribuendo a rendere i discenti responsabili del ruolo che viene loro affidato, espletando ciò che viene chiamato “compito di realtà” per una formazione interdisciplinare che ha racchiuso competenze informatiche, linguistiche, sociali e civiche”

Tra i docenti coinvolti Isabella Costanzo che da diversi anni cura con passione e dedizione il giornalino d’istituto Voci bianche@news. “La scrittura da sempre rappresenta uno strumento propulsore di nuovi modi di pensare di nuove forme di relazione e di innovazione sociale. Già da diversi anni la nostra scuola è impegnata nella realizzazione del giornale d’Istituto. Uno strumento che ha coltivato moltissimo il piacere per la lettura tra gli studenti”.

Per Mario Barbarino giornalista pubblicista ed esperto esterno del progetto “in un momento come questo in cui sempre più spesso si parla dell’importa della libertà di stampa come presidio interrogabile di partecipazione e democrazia, credo che è proprio partendo da progetti come questo che i giovani possono comprendere meglio l’importanza della partecipazione attiva alla vita pubblica. Fare informazione, occuparsi di giornalismo, può senza dubbio aiutare le nuove generazioni  ad osservare, capire, riflettere sul difficile periodo storico in cui viviamo.  Ecco perché Il giornalismo, oggi come ieri, può essere annoverato a pieno titolo tra le principali agenzie educative, in grado di stimolare la crescita personale e diminuire comportamenti a rischio per sé e per gli altri, contribuendo a garantire, così come affermava il sociologo francese Serge Moscovici “una società pensante”.