La clinicizzazione delle strutture sanitarie sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto dall’assessorato regionale alla Salute e dall’Università Kore di Enna, e delle conseguenti convenzioni sottoscritte con l’ASP di Enna, ha superato il vaglio della giustizia amministrativo.
Il TAR di Catania, con sentenza del 14 marzo scorso, ha infatti ritenuto legittimo il complesso percorso amministrativo fin qui posto in essere, con buona pace di chi (in territorio dirimpettaio) ha tentato di mettere i bastoni tra le ruote. E’ stato affermato che in assenza di un’Azienda ospedaliero-universitaria, la Regione può, per il tramite delle proprie Aziende sanitarie, procedere alla clinicizzazione sia di strutture
ospedaliere che di strutture territoriali, con l’avvertenza che le stesse siano qualificate come strutture a direzione universitaria.
Nulla osta che si possa procedere contestualmente anche al conferimento dell’incarico di direttore dell’U.O.C. sulla base della determinazione presidenziale dell’Università Kore di individuazione del soggetto cui conferire l’incarico dirigenziale, come del resto già avvenuto. Rimangono da affinare le modalità con le quali si sta provvedendo al conferimento degli incarichi dirigenziali in questione, e ciò nella considerazione dei requisiti richiesti dal DPR n. 484/1997, richiamato espressamente dall’art. 5, comma 5, del d.lgs. n. 517/1999, con particolare riferimento all’anzianità di servizio prescritta (di sette anni se accompagnata da specializzazione, altrimenti di dieci anni) nella disciplina richiesta e ad una documentata esperienza nel settore.
In sostanza, allo status di docente universitario (professore o ricercatore) e possesso della specializzazione, il candidato deve allegare il possesso dell’anzianità di servizio prevista dalla normativa, corredata, auspicabilmente, da un attestato di formazione manageriale per la direzione di strutture complesse o di altro titolo equipollente.