Ordine Architetti, al Castello di Sperlinga la mostra OPEN!

L’Ordine degli architetti Enna ha aderito alla manifestazione nazionale OPEN! Studi aperti in tutta Italia, promossa dal CNAPPC per i giorni 31 maggio e 1 giugno 2024, e che ha visto la realizzazione di 287 eventi contemporaneamente in tutto il territorio nazionale.

La cultura architettonica

Obiettivo, per quella che può definirsi la più importante manifestazione diffusa di architettura, è promuovere la cultura architettonica e rinnovare la sensibilità nei confronti dell’ambiente, del paesaggio e dei territori, tutto ciò per testimoniare che l’architettura non riguarda solo gli architetti o i costruttori ma, soprattutto, i cittadini in quanto fondamentale per la loro qualità della vita.

La mostra a Sperlinga

Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Enna, dal 31 maggio fino al 8 giugno 2024, grazie alla condivisione e collaborazione con il Comune di Sperlinga, all’interno del Castello, nelle Sale del Principe, ha allestito la mostra collettiva OPEN! Studi aperti – #ARCHITETTIALCASTELLO. Questa manifestazione nasce con l’idea di rappresentare nel senso più ampio l’intera categoria e non solo la singola attività professionale per avvicinare l’architetto al cittadino e far comprendere l’importanza dell’architettura e della figura dell’architetto per la società civile.

L’inaugurazione

All’inaugurazione c’erano il vicesindaco di Sperlinga Giovanni Cannata ed il sindaco Giuseppe Cuccì; presente per un saluto anche il sindaco del vicino Comune di Nicosia Luigi Salvatore Bonelli che ha ringraziato la categoria degli architetti per il notevole contributo che sta dando in un periodo ricco di opportunità legate ai fondi PNRR e comunitari. Ha concluso gli interventi, l’architetto Sebastiano Fazzi Presidente dell’Ordine degli Architetti di Enna, ribadendo l’importanza della promozione del territorio al fine della sua valorizzazione e di una possibile progettazione territoriale di area vasta che tratti le aree interne facendo anche riferimento alla teoria del “territorio dei 30 minuti” e che sia capace di intercettare con la logica aggregativa i fondi disponibili scongiurando lo spopolamento del territorio.