Rendiconto a Valguarnera, sì dei Revisori

Dopo i due pareri non favorevoli e solo un terzo a favore del precedente Collegio dei Revisori di Valguarnera e le innumerevoli proroghe del commissario ad acta per l’approvazione del rendiconto 2022 e del Bilancio di previsione 2023- 25, al quarto c’è la classica fumata bianca.

Bocciata la gestione

Il nuovo collegio recentemente insediatosi ha espresso parere favorevole per il rendiconto 2022, le cui
valutazioni però non sono certamente gratificanti per l’Ente. Anzi, nelle note conclusive ne boccia senza mezzi termini la gestione. Ed ancora c’è da approvare il rendiconto 2023 e il Bilancio di Previsione 2024/2026 già scaduti il 30 aprile scorso e per i quali la Regione ha diffidato il Comune a provvedervi entro 30 giorni.

Il disavanzo nel 2022

Entriamo nei dettagli: Il Collegio per l’anno 2022 ha rilevato un disavanzo di amministrazione di due milioni 794 mila, con un crescendo elevato rispetto agli anni precedenti. Il disavanzo del 2020 registrava infatti un deficit di 822 mila, il 2021 di 917 mila mentre nel 2022 si sfora con un incremento record di circa due milioni, rispetto a due anni prima. Il motivo? Innanzitutto- segnala l’organo di revisione- il
risultato di amministrazione nel 2020 era di 1.365.000 mila, nel 2021 di 1.885.000, nel 2022 di sole 463.000. Il tutto derivante dal riaccertamento straordinario dei residui e dagli accantonamenti via via sempre più corposi.

I residui attivi

I residui attivi (somme accertate e non riscosse) -secondo il collegio- hanno fatto registrare un forte disavanzo da ricondurre ad una errata valutazione degli anni precedenti, in particolare sugli accertamenti
IMU, che non hanno rispettato i corretti principi contabili. Tant’è che a seguito del riaccertamento, la Giunta con delibera del mese di febbraio, ha dovuto fare una forte manovra correttiva. Infatti da somme iscritte in Bilancio che avrebbe dovuto riscuotere negli esercizi precedenti per 7 milioni e 600 mila ne ha riscossi poco più di un terzo, 2 milioni e 300 mila, con un saldo negativo di quasi 2 milioni e mezzo.

L’evasione

Per quanto concerne invece la gestione finanziaria, il collegio ha verificato che l’anticipazione di
tesoreria a dicembre 2022 è rientrata di oltre 500 mila euro, da 2 milioni del 2020 a 1 milione e mezzo del 2022. Capitolo IMU. Le entrate accertate nel 2022 sono diminuite di molto rispetto all’anno precedente.
Per il recupero di evasione di questo tributo, a fronte di un accertamento di 237 mila euro, sono state riscosse poco più di 2.200, così come per la Tarsu- Tia- Tares, accertati 345 mila riscossi 20 mila. Per le infrazioni al codice della strada, a fronte di una previsione di 26 mila sono state riscosse 12 mila.

Debiti fuori bilancio

Per i debiti fuori bilancio, l’Ente ha riconosciuto nel 2022 debiti per 37 mila, il collegio dei revisori invece ne ha segnalato altri in attesa di riconoscimento, per 264 mila. Per il piano di assunzione del PNRR, il collegio ha verificato che il Comune non si è avvalso delle deroghe per il personale a tempo determinato. Inoltre in materia di irregolarità non sanate, l’organo rileva irregolarità in materia di utilizzo di
avanzo vincolato o accantonato; disapplicazione della normativa in tema di sottoscrizione della contrattazione integrativa; pagamento di emolumenti in assenza di relativi impegni contabili; mancata costituzione di fondi.

Le criticità

Non solo ma osserva inoltre importanti punti di criticità: ritardi nell’approvazione dei principali documenti finanziari; ricorso continuo all’anticipazione di liquidità; trend dell’andamento del disavanzo di amministrazione; aggravio sulla programmazione 2024/2026; scarsa organizzazione degli uffici dell’attività di verifica e controllo; scarsi risultati nel recupero di entrate; inadeguato sistema di rilevamento delle scritture patrimoniali ed economiche; superamento dei limiti in tema di
pagamento dei debiti scaduti. Raccomandazioni finali: raccomanda infine all’ente, di provvedere solo all’impegno di spese correnti obbligatorie e di astenersi ancora di effettuare qualsiasi pagamento di emolumenti collegiali ad attività premiali o integrative se non prima sottoposte al rispetto della normativa vigente e di provvedere con somma urgenza ad attivare il ciclo di programmazione per il recupero del disavanzo.

Nel caso contrario si riserva di attivare conseguenziali ed appropriati atti nelle sedi competenti. Adesso la palla passerà al Consiglio comunale che dovrà decidere in completa autonomia se applicare il piano di riequilibrio finanziario voluto dalla Giunta o votare il dissesto finanziario.