Il Violinista di strada, l’ultimo libro di Riviera
Calascibetta - 25/05/2024
L’ultima fatica letteraria della scrittrice Angela Riviera ha come titolo “Il Violinista di strada”. Un romanzo presentato ieri all’Auditorium comunale “Contoli-Di Dio”, a Calascibetta, in presenza di un numeroso e attento pubblico. Docente di Lettere, oggi in pensione, la passione per la scrittura l’ha avuta sin da piccola. Una dote che le ha permesso di pubblicare diversi libri, racconti e romanzi, alcuni dei quali hanno avuto importanti
riconoscimenti in campo nazionale.
La storia
“Il Violinista di Strada” è un romanzo, edito da Aletti Editore, che coinvolge il lettore non solo a livello intellettivo, ma anche emotivo e spirituale. Il romanzo trova spunto nella città di Catania durante il periodo natalizio, quando la scrittrice, durante una passeggiata lungo le strade etnee addobbate a festa, vede un artista di strada suonare il violino. Bravo e bello, un giovane avvolto da un cappotto in cashmere, che ricordava tempi migliori, ha ispirato la scrittrice, perché gli artisti di strada, in fondo, hanno molto da raccontare.
“Un viaggio nella mente umana”
Nella sua prefazione, la professoressa Tiziana Buono, scrive: “E’ un viaggio nei reconditi anfratti della mente umana con una attenta introspezione psicologica, alla ricerca del tempo perduto attraverso flashback, nei meandri dell’inconscio dei protagonisti, in cui affiorano ricordi inquietanti e tenebrosi che si
intrecciano con i ricordi di una vita felice. Risalta anche- aggiunge la professoressa Buono- lo scrutare meticoloso dell’autrice nelle caratteristiche fisiognomiche dei personaggi, per capire la verità attraverso le tratteggiature fisiche, la vera assenza dell’uomo al di là delle apparenze”. Interessante il confronto tra la scrittrice e la relatrice, che ha presentato brillantemente il romanzo. Una serata culturale, intervallata e arricchita dalle note soavi del violinista Stefano Termini e dalla lettura di alcune citazioni del romanzo, che ha visto anche l’intervento del sindaco Piero Capizzi.
Francesco Librizzi