Enna-Cronaca

“Mangiate ennese”, l’appello di istituzioni e imprenditori

Si è conclusa la manifestazione denominata “È pronto a tavola” organizzata dall’associazione La Città Felice Onlus, con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione. L’incontro si è tenuto presso il ristorante Garden di Pergusa, offrendo ai partecipanti un’esperienza sensoriale unica all’insegna dell’agri-cultura sostenibile.

Il progetto

Il progetto, che ha toccato le 9 province siciliane e 15 comuni, è stato ideato per informare ed educare sull’utilizzo di prodotti agroalimentari locali, la salvaguardia dell’ambiente e il supporto all’economia locale attraverso l’agricoltura sociale, promuovendo scelte di consumo consapevoli, creando un legame tra i consumatori e le comunità locali.

Ad aprire la giornata la presentazione dei Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.) e un incontro con i produttori locali, seguito da uno show cooking accompagnato da mostre, presentazioni e degustazioni aziendali. Presenti Larisa Andrei, Coordinatrice del progetto “È pronto a tavola”, Salvo Palermo, esperto del progetto, e Savina Russo, imprenditrice agricola e l’imprenditore Andrea Gloria.

Il sindaco

“Questo progetto rappresenta un’opportunità straordinaria per rafforzare il legame tra i cittadini
– ha sottolineato il sindaco Di Pietro – e il territorio, promuovendo uno sviluppo sostenibile e
consapevole delle nostre risorse agricole”. Larisa Andrei, coordinatrice del progetto “È pronto a tavola”, ha aggiunto: “È pronto a tavola è molto più di un evento gastronomico; è un invito a riscoprire i sapori autentici della nostra terra, a sostenere i produttori locali e a proteggere il nostro ambiente. Siamo orgogliosi di vedere tanto entusiasmo e partecipazione”.


“L’educazione alla sostenibilità è fondamentale per il futuro della nostra agricoltura- ha dichiarato
Salvo Palermo- . Attraverso iniziative come questa, possiamo davvero fare la differenza e contribuire a una filiera produttiva più giusta e sostenibile”.

Per l’imprenditrice Savina Russo la speranza è che la comunità possa intraprendere percorsi simili,
promuovendo la qualità e la sostenibilità e l‘utilizzo delle materie locali, come nel caso della loro
pasta che è di colore bianco perché preparata come facevano le nostre nonne.

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Redazione