Rendiconti, Comuni inadempienti, “a Gagliano è stato votato”
Enna-Provincia - 11/05/2024
Da una circolare inviata dall’Assessore alle Autonomie Locali, datata 10 maggio, sono indicati i Comuni siciliani che non hanno ancora approvato il Rendiconto gestionale 2023. In merito alla situazione dell’Ennese, dal documento dell’Ufficio ispettivo dell’assessorato regionale delle Autonomie locali, compaiono nelle pec tutti gli enti locali dell’Ennese.
Il vicesindaco di Gagliano, “è stato approvato”
Dalla lettura dell’elenco delle pec, non risulta adempiente nemmeno Aidone come riportato precedentemente nel nostro articolo ma nelle ore scorse il vicesindaco di Gagliano, Graziano Li Calzi, ha fatto sapere alla nostra redazione che “il Rendiconto è stato approvato in consiglio comunale il 30 aprile 2024.
Il ritardo di Valguarnera
La Regione dà tuttavia 30 giorni di tempo ai Comuni inadempienti, a datare dal 10 maggio, per mettersi in regola con l’approvazione del Rendiconto 2023. Il caso limite è comunque rappresentato dal Comune di Valguarnera che non solo è inadempiente sul 2023 ma ancora deve approvare il rendiconto 2022 e il Bilancio di Previsione 2023-25, per i quali è stato nominato da 9 mesi un commissario ad acta, che procede di proroga in proroga e senza che ancora si sia pervenuto ad alcun risultato. Tuttavia la circolare relativa al 2023, inviata ai Sindaci, ai Presidenti del Consiglio, ai Consiglieri comunali ed ai Segretari interessati, porta la firma dell’Assessore regionale alle Autonomie Locali Andrea Barbaro Messina.
Lo spettro del commissario
L’Assessorato nella nota diramata specifica che “gli Enti che dovessero risultare ancora inadempienti sono tenuti, ove non avessero già provveduto, a comunicare gli estremi delle deliberazioni consiliari di
adozione dei rendiconti di gestione 2023, precisando infine che il mancato adempimento dell’approvazione entro i termini di legge o la presunzione di inadempienza determinata dalla assenza di
comunicazioni da parte dell’Ente, pone a carico di questa Amministrazione l’obbligo di nomina dei commissari ad acta per lo svolgimento dell’azione sostitutiva.
A tal proposito a cura del Servizio 3 – Ufficio Ispettivo del Dipartimento delle Autonomie Locali, “sarà
esperita con nota a parte formale diffida ai sensi dell’art. 24 della l.r. 44/1991 per l’adempimento in questione entro 30 giorni dalla data di notifica della stessa, legittimando in tal modo l’emanazione dei decreti assessoriali di nomina dei Commissari ad acta presso i comuni che risulteranno inadempienti una volta decorso il termine assegnato.”