Lapide per ricordare i caduti in guerra di Calascibetta

Una “Pietra d’inciampo”, collocata alla base del Monumento dedicato ai caduti della “Grande guerra” in piazza Umberto i, ricorda tutti gli xibetani che morirono a causa della follia umana, ovvero la Guerra. Nel ricordarli, per volontà della Fidapa di Calascibetta, c’è scritto: “Ai dispersi e ai caduti di Calascibetta della “Seconda Guerra Mondiale”.

La cerimonia

Alla cerimonia, avvenuta in occasione della festa della Liberazione dal nazifascismo, oltre alle autorità cittadine, rappresentate dal sindaco Piero Capizzi, erano anche presenti gli studenti e la loro dirigente scolastica Antonella Di Franco. Ai piccoli alunni, per non dimenticare, è stato spiegato il “male” che comporta la guerra, dove a “perdere” è solo l’umanità. Sono stati anche letti i nomi degli xibetani
che morirono durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il carabinier xibetano che arrestò Mussolini

E’ stato ricordato inoltre l’arresto di Benito Mussolini, avvenuto a Roma il 25 luglio del 1943 ad opera di Paolo Vigneri, il capitano dei carabinieri, nato a Calascibetta, che prese per un braccio Mussolini ed eseguì l’arresto caricandolo sull’ambulanza militare. Gli alunni hanno risposto con un girotondo per la pace. Mai come quest’anno torna in auge il tema della guerra. Non sono bastati due anni di Pandemia (con le cause tutte da chiarire), che hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie, provocato morte e lutto, che la follia umana ci ha portato quasi sull’orlo del baratro, vicinissimi al “Terzo Conflitto”.

Le guerre nel mondo

I nuovi equilibri mondiali non frenano la guerra tra Russia e Ucraina, mentre il Medio Oriente si infiamma dopo lo scoppio di un altro conflitto, quello tra israeliani e palestinesi, quest’ultimo popolo ridotto adesso alla fame. E’ una continua folle corsa agli armamenti, mentre l’unico leader mondiale a gridare che occorre porre fine alle armi, poiché la guerra porta solo morte e distruzione, rimane papa Francesco.

Francesco Librizzi