Il dilemma della sfiducia al sindaco di Enna
Enna-Cronaca - 25/04/2024
“Sfiducia o non sfiducia”, sembra essere questo il dilemma che sta attanagliando la maggioranza degli inquilini di Sala Euno dopo gli ultimi avvenimenti politici. Com’è noto, all’indomani dell’ennesimo rimpasto della giunta di governo operato dal sindaco Dipietro, i gruppi consiliari dell’MPA e di Italia Viva hanno ritirato l’appoggio, dichiarandosi liberi da ogni vincolo di maggioranza.
Le titubanze su una ipotetica sfiducia
Alla diretta domanda circa la volontà di presentare la mozione di sfiducia, alcuni consiglieri hanno così risposto, “forse sì, non lo so, vediamo”. Altri hanno detto che “è ancora presto per prendere questa decisione”, altri ancora hanno fatto capire che ad un anno dalla scadenza naturale una sfiducia avrebbe poso senso. Senza entrare nel merito delle singole posizioni, non sempre di facile comprensione
per chi osserva dall’esterno, ci piace qui evidenziare che la mozione di sfiducia di un Sindaco richiede la concomitante presenza di almeno due requisiti.
I requisiti politici
Il primo è quello di concepire la mozione di sfiducia come l’epilogo di un’intensa attività politica di
opposizione, caratterizzata da una costante ed incisiva attività ispettiva e di controllo sull’operato politico ed amministrativo dell’amministrazione comunale. Il secondo, è quello di avere costruito in questi anni un chiaro progetto politico alternativo che faccia intravedere anche chi sia in grado di prospettarlo all’elettorato ennese.
Ora se, al netto di sporadiche iniziative solitarie di alcuni consiglieri, l’inconsistenza del primo requisito appare netta, ancora più evidente è l’assenza del secondo requisito. A fronte di un partito democratico che, all’indomani della sconfitta di Crisafulli, non ha fatto mistero di essere sprovvisto di candidature all’altezza della sfida, il centro-destra sembra affetto da labirintite cronica. I rispettivi gruppi consiliari entrano ed escono alternativamente dall’Amministrazione Dipietro con rara capacità dissuasiva. Figuriamoci a parlare di progetto per la città!