Le dimissioni dei 5 assessori, finite nei giorni scorsi nelle mani del sindaco Dipietro, sono adesso formali. E così sono ufficialmente fuori dall’amministrazione, Walter Cardaci, Gaetano Catalano, Francesco Di Venti, la vicesindaco, Ornella Romano, tutti quanti del Mpa, e Francesco Alloro, esponente di Italia Viva.
Tra le ipotesi della rottura il rimpasto deciso dal sindaco che avrebbe programmato un cambio di 4 assessori, di cui 2 del Mpa ed uno di Italia Viva.
Chi sarebbe in lizza per entrare sarebbero Palermo e Scillia, quest’ultimo di Fratelli d’Italia, il cui approdo consentirebbe a FdI con Dante Ferrari di entrare in Consiglio comunale. Ma secondo altre fonti politiche, pure Rosalinda Campanile, esponente di Siamo Enna, sarebbe in lizza per un posto nella giunta.
L’ormai ex assessore Alloro ha rotto con i suoi compagni di partito, quest’ultimi firmatari di un documento politico, insieme ad altre forze consiliari a sostegno del sindaco Dipietro, in cui, si dicono stupiti dell’uscita del Mpa, invitandolo contestualmente a ripensarci.
“Apprendiamo con stupore delle dimissioni della vice presidente del consiglio, dei quattro assessori Cardaci, Catalano, Di Venti e Romano (tre dei quali erano già stati indicati quali oggetto di un rimpasto condiviso da tutta la coalizione) e della decisione del gruppo del MPA di non proseguire l’impegno amministrativo” si legge nella nota firmata da Italia Viva (Nico De Luca, Roberto Mistretta, Massimo Rizza); Siamo Enna (Rosalinda Campanile); Uniti per Enna (Paolo Gloria e Rosario Vasapollo); Liberamente (Biagio Scillia); Gruppo Misto (Gaetana Palermo).
“Dopo nove anni di sostegno leale, determinato e determinante – aggiungono – da parte di questi amici alcuni dei quali hanno ricoperto la carica di vicesindaco (Francesco Colianni, Francesco Comito e Ornella Romano), dopo che il medesimo gruppo ha condiviso tutte le battaglie a fianco del governo Dipietro non avrebbe alcun senso politico che ci perdessimo all’ultimo miglio quando abbiamo il compito di completare al meglio l’opera e di progettare insieme una nuova esaltante esperienza di governo cittadino”
“In un momento in cui alcuni personaggi politici, che siedono a Sala d’Euno da decenni, sgomitano e battono i piedi per uno strapuntino dentro il Palazzo, io ho deciso di fare un passo indietro. L’ho fatto anche perché penso che il netto spostamento a destra di questa coalizione, determinato dall’ingresso in maggioranza di Fratelli D’Italia, alla luce dell’ormai consolidato superamento del civismo, rappresenta per me e per la mia cultura politica un elemento dirimente che mi porta a fare valutazioni diverse”.
Gli ormai ex assessori del Mpa sono stati durissimi con il sindaco, addossandogli le responsabilità nella gestione politica dell’amministrazione.
“Una sorta di ducetto, il nostro amico Sindaco, che non ha compreso quanto fosse importante il gioco di squadra e la visione di una città che andasse in una direzione di stabilità e di governo. Dipietro e’ rimasto inghiottito da un metodo assai sbagliato, quello di impedire la libertà dell’ azione politica di ogni singolo suo collaboratore. 5 assessori dimissionari su 9 insomma non e’ un ottimo affare” spiegano in un documento Ornella Romano, Walter Cardaci , Gaetano Catalano, Francesco Di Venti.
Il Mpa contesta la scelta di portare in giunta chi prima era all’opposizione. “Noi non siamo soggetti dalle porte girevoli, noi assumiamo – dicono dal Mpa – posizioni nette e decise senza più ritorno, né ci facciamo acquistare dal poltronificio dilagante, che impera ormai da qualche mese. Il sindaco finisce ingloriosamente gli ultimi scampoli del suo mandato, rompendo probabilmente, ma questo lo verificheremo, con una forza politica che da un decennio e’ la più suffragata in città”