Villapriolo sotto shock, 2 morti improvvise in poche ore
Villarosa - 08/03/2024
La piccola comunità di Villapriolo, frazione di Villarosa, piange due suoi concittadini, morti a seguito di una emorragia cerebrale e di un infarto fulminate. L’altro ieri, a 51 anni, ha perso la vita Giuseppe Tornabene, centunista alla Forestale.
Il malore e la morte
Stava lavorando nella sua campagna, quando all’improvviso si è accasciato al suolo. Vano l’intervento degli amici presenti e, successivamente, dei medici del 118, sul posto anche l’elisoccorso, i quali hanno potuto solamente constatare la morte, causata da un infarto. Giuseppe viveva con la madre. Oggi, alle 15,30, si celebreranno i funerali nella chiesa di San Giuseppe.
L’altro decesso
Sempre l’altro ieri è morta. all’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, Angela Alleri, 62 anni. Aveva accusato un malore sabato scorso, poi la corsa in ospedale, ma i medici del nosocomio nisseno non sono riusti, per la gravità dell’evento, a strapparla alla morte.
Donati organi
Quest’ultima tragedia familiare balza alla cronaca soprattutto per un ennesimo gesto di generosità, perchè Angela ha donato alcuni suoi organi. Un gesto altruistico che servirà a garantire una migliore vita ad altre persone. Si ripete, nel giro di due settimane, quella che molti definiscono “decisione nobile”, ovvero la donazione degli organi. La scelta di Angela in queste ore viene ricordata anche sui social. I funerali si celebreranno sabato 9 alle 11 nella chiesa di San Giuseppe.
Morto a Calascibetta
Stessa cosa aveva fatto il giovane Nicola Mancuso, abitante a Calascibetta, morto la scorsa settimana, a soli 34 anni, causa una emorragia cerebrale. E si ripetono le morti premature. Cinque, nel giro di un mese, tra i soli comuni di Enna, Calascibetta, Villarosa e Villapriolo. Intanto, uno studio scientifico ha stabilito che il quantitativo di microplastiche trovate nelle placche delle arterie ha raddoppiato il rischio di infarto e ictus. Il lavoro, ideato e coordinato dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” con la collaborazione di alcuni enti tra cui, l’Harvard Medical school di Boston, ha dimostrato non solo la presenza di un mix di inquinanti nella placche aterosclerotiche ma, per la prima volta ne ha provato la pericolosità per la salute. Polietilene e PVC- si legge ancora- sono state trovate nell’uomo rispettivamente nel 58,4 per cento dei casi e nel 12,5 per cento.
Francesco Librizzi