Alla fine, le proteste degli agricoltori, tra cui quelli del presidio del Dittaino, hanno avuto l’effetto di dare uno scossone alla Regione in tema di controlli sul grano estero che arriva in nave.
La settimana scorsa aveva fatto clamore la manifestazione a Pozzallo per accendere i riflettori sulle importazioni di grano, in particolare canadese, che mina le produzioni ed a cascata i profitti per le aziende siciliani ed ennesi, senza contare il problema della presenza del glifosato, come denunciato da Legambiente.
E così, la Regione ha fatto sapere che saranno disposti dal Corpo forestale dei controlli grano estero in arrivo nei mercati dell’Isola. Il Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia (Noras) è intervenuto al porto di Pozzallo, nel Ragusano, su un carico da tremila tonnellate di una nave proveniente da Port-La Nouvelle, in Francia. I campioni di grano sono stati consegnati all’Istituto zooprofilattico della Sicilia per le verifiche sulla sicurezza alimentare.
“Ringrazio il personale del Noras del Corpo forestale – dice l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino – per l’impegno continuo che mette nei controlli sulla qualità dei prodotti che arrivano dall’estero. Il governo Schifani mette al primo posto la salute dei consumatori ed è in prima linea per tutelare agricoltori e produttori dell’Isola”.
Il Noras, a seguire, ha eseguito controlli anche nel Maas – Mercati Agro Alimentari Sicilia, a Catania, effettuando un sequestro di quasi 900 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli ed elevando sanzioni per 4.800 euro.
“Il nostro obiettivo – dichiara l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente Elena Pagana – è garantire a tutti i siciliani tracciabilità dei prodotti e standard elevatissimi di controlli e di qualità. Un’attività che svolgiamo senza soluzione di continuità e che vede la Regione impegnata per garantire la sicurezza degli alimenti e accrescere la fiducia dei cittadini”.