I sindacati, Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil, hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del Consorzio di bonifica di Enna a cui mancano gli stipendi.
La situazione del Consorzio è molto grave, per via di una crisi finanziaria grave, infatti tra i maggiori creditori c’è Siciliacque che vanta una somma pari a 6 milioni di euro ed ha provveduto all’atto di pignoramento. Della vicenda si è anche interessato l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartina che, nei giorni scorsi, ha dato rassicurazioni per la risoluzione della vicenda, in particolare per il pagamento dei lavoratori.
“Oggi i lavoratori attendono con ansia gli stipendi per soddisfare le esigenze delle famiglie, siamo a conoscenza che molti di loro hanno ricorso alle loro persone più vicine per comprare qualcosa da mangiare e pagare le bollette scadute che arrivano puntualmente” si legge nella nota di Filippo Tilaro, Salvatore Pastaro (Fai Cisl), Luca Giummule, Rocco D’Anna e Claudia Mure (Flai Cgil), Domenico Romano e Duccio Brazzaventre ( Filbi Uil).
I sindacati svelano di essere venuti a conoscenza di un incontro tra i vertici del Consorzio di bonifica e Siciliacque. “Giorno 27 Febbraio siamo venuti a conoscenza – dicono i sindacati – non ufficialmente di un incontro tra i vertici del consorzio di bonifica 6 di Enna e Sicilia Acque per evitare un maxi pignoramento che affligge da tempo il Consorzio di Bonifica di Enna; pare che stiano trovando una soluzione comune, in questo contesto bisogna dare atto all’assessore Sammartino ed alcuni onorevoli che stanno lavorando per dare una risposta a coloro che attendono da mesi”.
“Noi ci adopereremo in ogni sede per fare valere i nostri diritti e quelli dei lavoratori che oggi vivono di speranze e non di certezze. Un ente che con le caratteristiche che si ritrova non dovrebbe mai ritrovarsi in questo stato di disagio, anzi dovrebbe essere un punto di riferimento per la regione Sicilia” concludono i sindacati.