Sembra calato il mistero sulla sorte finanziaria del Comune di Valguarnera. Due pareri negativi del collegio dei revisori sul Bilancio di previsione 2023-2025 e sul rendiconto 2022, diversi rinvii concessi dal commissario ad acta dottoressa Leonelli all’Amministrazione comunale per la presentazione degli importanti schemi contabili, una riunione ultimativa presso il Palazzo Municipale avvenuta il 19 febbraio scorso convocata dalla dirigente regionale ed alla quale hanno partecipato oltre la stessa, i revisori contabili, la sindaca Francesca Draià, il segretario comunale, il responsabile del settore finanziario nonché il presidente del consiglio comunale Enrico Scozzarella, al fine di trarre definitive conclusioni. Ma ancora su quanto è stato deciso nulla trapela. Bocche assolutamente cucite, nonostante siano passati già quasi 10 giorni. Solo indiscrezioni e nulla più.
“Non ci è dato sapere- affermano diversi consiglieri comunali- se il Comune è sull’orlo del dissesto finanziario, se sono emersi elementi positivi per un salvataggio in extremis o se è stato concesso altro tempo per riordinare i conti”. Fatto sta che nonostante i pareri negativi espressi dal collegio dei revisori, i numerosi rinvii concessi dal commissario ad acta, 10 giorni trascorsi dalla riunione, i documenti contabili scaduti da mesi non approdano in aula consiliare.
Ed è proprio su questo che la consigliera comunale di opposizione Filippa D’Angelo stizzita, prende carta e penna e scrive a presidente del Consiglio Enrico Scozzarella- al quale è indirizzata la lettera- quale garante dell’organo consiliare e presente alla riunione nonché alla sindaca, agli altri organi in indirizzo per dire: “che le venga trasmesso il verbale della riunione del 19 febbraio, visto che è diritto legittimo dei consiglieri comunali essere messi al corrente dell’attuale iter in atto o concluso su atti importanti quali il Rendiconto di gestione 2022, il DUP e il Bilancio di previsione 2023-2025; per chiedere che si fornisca copia dell’atto con il quale si respinge la messa in mora/diffida del Consiglio comunale per gli atti indirizzati al Commissario ad Acta.”
Ed infine: “che il Consiglio comunale va sempre tutelato dal Presidente del Consiglio comunale che ha, peraltro, preso parte alle riunioni e che le rivendicazioni vanno fatte presso le sedi ed enti preposti e non solo a mezzo stampa”.
Rino Caltagirone