Una donna di 84 anni, nelle settimane scorse, era stata raggiunta da una misura cautelare, firmata dal gip del Tribunale di Enna, con l’accusa di atti persecutori.
Il Tribunale del Riesame di Caltanissetta, con un provvedimento emesso nelle ore scorse, ha annullato la misura, l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, accogliendo il ricorso presentato dalla difesa dell’anziana, rappresentata dall’avvocato Eleanna Parasiliti Molica.
Per questo motivo, il Tribunale della Libertà, composto dai giudici, Andrea Salvatore Catalano, presidente, Antonia Leone e Nadia Marina La Rana, ha dichiarato “cessata l’efficacia della misura cautelare applicata alla ricorrente”.
Nella tesi della polizia, coordinata dai magistrati della Procura di Enna, la donna si sarebbe resa responsabile di comportamenti molesti, che si sarebbero tradotti, in alcune circostanze con il lancio di un vaso dalla sua abitazione verso un pub. Inoltre, sempre secondo l’accusa avrebbe gettato delle gocce di liquido corrosivo che avrebbero centrato il giubbotto di una persona.
Per la difesa, invece, la donna, da tempo, sarebbe esasperata per via della diffusione di musica, proveniente da quel locale, che le avrebbe fatto perdere la pazienza ed il sonno.