Intimidazione al comandante, lettera degli agenti di tutta Italia
Calascibetta - 19/02/2024
I colleghi italiani di Piera Dello Spedale, il comandante della Polizia municipale di Calascibetta vittima nei giorni scorsi di una intimidazione culminata con l’incendio delle sue due auto, hanno scritto al sindaco di Calascibetta ed al presidente della Regione per testimoniare da un lato la vicinanza alla vittima dall’altra hanno lanciato l’allarme su una catena di intimidazioni spalmata in tutta la Penisola.
La lettera di Fuori Coro
A scrivere è l’associazione “Fuori Coro” una compagine di ufficiali ed agenti della Polizia Locale appartenenti a vari Comuni d’Italia. “Non siamo un gruppo politicizzato né facciamo attività sindacale, siamo solo uniti dalla passione per il nostro lavoro per il quale promuoviamo iniziative ed attività volte al riconoscimento della nostra categoria spesso sottostimata e poco apprezzata” precisano gli esponenti di Fuori Coro.
Le ritorsioni
Le indagini su questo episodio si sono concentrate anche su una raffica di multe comminate dalla Polizia municipale in occasione della festa del Carnevale. “Si, perchè generalmente, dietro questi atti criminali, ci sono ritorsioni – a carattere intimidatorio o vendicativo, perpetrate da chi ritiene, secondo un proprio distorto punto di vista, di voler punire qualche collega ritenuto troppo zelante nell’espletamento del proprio servizio. Resta il fatto che purtroppo, ancora una volta, la Polizia Locale e chi la rappresenta è stata presa a bersaglio da individui refrattari a qualsiasi ordine ed etica comportamentale”.
“La lista di questi atti vandalici è lunghissima ed anche la comunità di Calascibetta non è stata esentata da questi atti di violenza ingiustificata e feroce” si legge nella lettera di Fuori Coro.
La solidarietà
“Possiamo soltanto essere solidali con Piera e con tutto il Comando di Calascibetta ed esternare tutto il nostro sdegno verso questi incendiari che danneggiando le proprietà degli Agenti, cercano chissà quale forma di rivalsa a presunti torti subiti od a presunte offese loro arrecate” spiegano nella lettera i componenti di Fuori Coro.