Legambiente Sicilia, in merito alla crisi del comparto agricolo e zootecnico, lancia una doppia proposta: sospendere la deroga per foraggi e mangimi non biologici e contestualmente programmare dei sostegni agli allevatori per comprare prodotti biologici.
La siccità in Sicilia sta determinando una crisi nel settore agricolo e zootecnico senza precedenti. I
pascoli sono inesistenti ed è compromessa la produzione di foraggio.
“La crisi è pesantissima specie per le aziende medio piccole, sempre più in difficoltà economica e senza un reddito adeguato, schiacciate tra le conseguenze della crisi climatica, un’assurda politica dei prezzi che non le remunera abbastanza e dalle speculazioni in atto” sostengono gli ambientalisti
“Nonostante le enormi difficoltà per il settore zootecnico, riteniamo – dichiara Alessia Gambuzza,
responsabile agricoltura sostenibile Legambiente Sicilia – che la concessione di deroga all’utilizzo
di foraggi e mangimi non biologici riservata agli operatori biologici, ed emanata lo scorso 6
febbraio dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura, sia una misura poco opportuna e
contraddittoria verso quella zootecnia che con convinzione ha scelto di produrre in modo biologico,
abbandonando l’uso della chimica, nel rispetto dell’ambiente, degli animali e dei consumatori”.
“Crediamo piuttosto che, per affrontare – dice Legambiente – questo drammatico periodo, la misura più coerente ed efficace sia quella di applicare immediatamente un programma di sostegno per aiutare gli allevatori ad affrontare le sfide correlate alla siccità e garantire la sostenibilità dell’agricoltura e la continuità con il metodo di produzione biologica”.
Secondo Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, “diventa ancora più indispensabile attuare un percorso verso l’agroecologia e il sostegno al settore biologico in particolare”