Si sposterà ad Enna bassa, in via delle Resistenza, il presidio degli allevatori e degli agricoltori che da settimane occupano una porzione della rotonda del Dittaino, a ridosso della Palermo-Catania. Una protesta che, però, gli organizzatori si trasformerà in un momento di incontro con la città, per condividere le ragioni, ed a tal proposito, oltre ai trattori, ci saranno anche delle produzioni agricole offerte ai residenti. Una manifestazione con degustazione insomma allo scopo di far crescere il consenso attorno alle loro rivendicazioni.
“Siamo stati lasciati soli dalla politica e dall’assessorato regionale che sta ritardando nel pagamento di piccoli incentivi che potrebbero aiutarci – dicono – Non siamo gli agricoltori e gli allevatori di un tempo. Tra noi ci sono tanti giovani che hanno scelto di rimanere in Sicilia a coltivare la terra, tanti tra noi hanno studiato e hanno competenza. Ma siamo con l’acqua alla gola”.
Secondo gli agricoltori e gli allevatori ciò che sta contribuendo ad ammazzare il settore sono le importazioni di prodotti, provenienti da paesi stranieri, molti dei quali non dell’Unione europea, che hanno costi bassissimi.
Concorrenza sleale perché, secondo la tesi dei manifestanti, in quei prezzi la manodopera praticamente è inesistente per non parlare di una tassazione quasi nulla. “ In provincia di Enna ci sono circa 6000 aziende che provano a sopravvivere in un momento in cui siamo tra i più colpiti dalla siccità. E gli allevatori stanno scomparendo. E’ diventato persino difficile dare da bere ai nostri animali” spiegano i manifestanti.