Un gesto deplorevole, quello dell’intimidazione al comandante della Polizia municipale di Calascibetta, che ha sconvolto il piccolo paese dell’Ennese.
Tanta amarezza da parte del Comandante della polizia municipale, la quale ha detto: “Non posso credere che si tratti di un avvertimento, penso solo che sia stato un gesto di rabbia da parte di qualcuno a seguito di quanto accaduto lo scorso giovedì grasso”.
E’ successo che, durante i festeggiamenti del Carnevale dei bambini, tenutosi in piazza Umberto I, sono state verbalizzate, da parte dei Vigili urbani, decine di macchine parcheggiate in sosta vietata. Il paese,
naturalmente, si è diviso sulla vicenda. Alcuni dicono che, visto il giorno di allegria, ci voleva più
tolleranza, altri sostengono che le regole vanno rispettate, così come il codice della strada.
“I vigili- c’è chi ha anche detto- hanno fatto il loro lavoro, ci sono molti automobilisti indisciplinati,
lasciano le macchine ovunque. Questo gesto va condannato senza se e senza ma. Una multa
non può mai giustificare un atto intimidatorio”. Un battibecco, quello di giovedì scorso, continuato
sui social, con la vigilessa definita anche una “sceriffa”, altri hanno scritto una festa finita in
“vergogna”. Ed ancora: “ci voleva forse più tolleranza, perchè multare nel giorno della festa
quando tutto si svolgeva con tranquillità”.
Insomma, forse i social potrebbero aver contribuito nel far trascendere una reazione che resta comunque da condannare? La conferma potrà arrivare dalle indagini dei carabinieri, ancora in corso. Gli uomini dell’Arma, in queste ore, stanno visionando le telecamere sia lungo via San Michele sia lungo altre arterie per cercare di dare un volto a coloro che hanno agito nella tarda serata di ieri.
Francesco Librizzi